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Videogiochi e scommesse: sequestrati dalla Guardia di Finanza postazioni clandestine

Ennesimo blitz della Guardia di Finanza a contrasto delle scommesse clandestine e degli illeciti realizzati attraverso apparecchi da divertimento ed intrattenimento.

Una trentina di finanzieri ciociari, coadiuvati da funzionari e tecnici della Direzione Regionale Lazio dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno effettuato, nella città di Cassino, mirati ed approfonditi controlli nei bar, circoli privati e sale giochi frequentati da appassionati del gioco e delle scommesse.

I controlli, inseriti in un più vasto piano di intervento, sono stati coordinati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone e costituiscono un’ulteriore risposta ad una diffusa esigenza e domanda di legalità nello specifico settore proveniente dall’autorità di governo e dalla cittadinanza.

L’indagine condotta dalle Fiamme Gialle, infatti, rivela sempre di più la pericolosità insita nell’utilizzo degli apparecchi illegali a causa del forte aumento del volume di denaro giocato e della dipendenza psicologica che il gioco sviluppa.

Se da un lato i dati statistici confermano una tendenza sempre in aumento per la raccolta complessiva dei giochi legali, che costituiscono un’importante risorsa per le casse dello Stato, dall’altro il triste rovescio della medaglia propone l’inquietante realtà che vede, tra gli accaniti giocatori coinvolti, persone di ogni età, talvolta giovani anche minorenni, che arrivavano ad indebitarsi in modo disastroso per vivere l’ebbrezza del gioco o la speranza di una vincita.


E proprio in quest’ultimo ambito, sono sempre più frequenti i casi di persone che si presentano presso le caserme dei vari Reparti della Guardia di Finanza della Ciociaria per rappresentare situazioni di abuso di gioco, connesse a potenziali condotte illecite praticate dal gestore o dall’esercente dei videogiochi, riferite a propri congiunti.
Ecco quindi che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, di concerto con la Direzione Regionale Lazio dei Monopoli di Stato, ha predisposto uno specifico piano di controllo finalizzato principalmente alla prevenzione e alla repressione degli illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento, con particolare attenzione al dilagante fenomeno del gioco del poker on-line realizzato a mezzo di apparecchiature illecite e/o irregolari.

I controlli sono scattati a seguito di una preliminare ed approfondita attività info-investigativa, svolta anche attraverso un’attenta analisi dei rischi del settore, che ha portato alla luce varie anomalie sui dati relativi alle giocate dei videogiochi e trasmessi dagli apparecchi ai Monopoli di Stato.
Nel corso dell’operazione le fiamme gialle hanno riscontrato numerose violazioni amministrative, e all’interno di una nota sala giochi hanno sottoposto a sequestro 5 video giochi del tipo “Totem” che, lo ricordiamo, sono apparecchi che attraverso l’accesso ad un’apposita piattaforma, consentono ai giocatori di affrontarsi tra loro sulla rete internet senza materialmente utilizzare le carte da poker e le “fiches”, in assenza di ogni forma di controllo e quindi di legalità.


Il titolare della sala giochi è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommesse, oltre alla segnalazione ai competenti enti amministrativi per la sospensione della licenza di pubblica sicurezza relativa all’installazione di apparecchi da intrattenimento.
All’interno di un’altra attività economica, altresì, è stata rilevata la mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti rilasciata dall’Autorità di pubblica Sicurezza, con conseguente denuncia dell’esercente all’Autorità Giudiziaria.

Inoltre, sono stati rilevati ben 18 apparecchi videogiochi installati in locali non risultanti all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stati, con conseguente segnalazione al citato Ente.
L’operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza è il frutto di una sempre crescente presenza sul territorio, a dimostrazione che il fenomeno non sfugge all’attenzione delle fiamme gialle, la cui attività è sempre rivolta verso quei segmenti economici dove maggiormente possono annidarsi illeciti guadagni a danno dell’Erario con grave turbativa sociale.
La difesa della legalità nel mondo dei giochi, infatti, rientra appieno nella missione istituzionale della Guardia di Finanza in ragione della natura plurioffensiva del gioco illecito, che offende e lede:
– gli interessi finanziari dello Stato, poiché il gioco illegale produce evasione fiscale e sottrae al bilancio generale risorse da destinare al benessere della collettività;

– gli interessi del mercato e del sistema economico, in quanto chi organizza e promuove giochi illegali e abusivi danneggia gli operatori autorizzati che rispettano le regole;

– la sicurezza generale dell’ordinamento, perché le offerte di gioco non gestite e non garantite dallo Stato sono insicure e pericolose e perché i grandi profitti generati dalle attività ludiche svolte abusivamente attirano gli interessi della criminalità organizzata e quindi introducono in questo mondo il clima di vessazione, minaccia ed intimidazione proprio delle associazioni delinquenziali.

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