Lazio – La condanna a 21 anni di carcere che ieri sera è passata in giudicato dopo che la corte di Cassazione ha respinto il ricorso d’appello del suo difensore, non cambia i programmi di matrimonio per Mario Pincarelli.
Il giovane di Artena è stato condannato insieme a Francesco Belleggia e ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, per il pestaggio assassino che il 6 settembre 2020 a Colleferro è costato la vita al 21enne di Paliano Willy Monteiro Duarte.
All’udienza di ieri spiccava tra le persone che assistevano al processo, la chioma liscia, castano chiaro, della 28enne futura moglie del giovane di Artena. Da mesi, la ragazza segue ogni udienza dei due processi che il giovane aveva in corso; oltre a quello che si è chiuso ieri, anche un altro relativo al possesso in carcere di un telefono cellulare.
Le aule giudiziarie sono stati gli unici momenti per scambiarsi occhiate e fugaci parole. Ma da martedì, le cose cambieranno; da moglie e marito, potranno anche telefonarsi. Una vicenda giudiziaria che si è conclusa per il giovane con una condanna pesante, ma l’importante risonanza mediatica ha avuto questo inaspettato risvolto. La 28enne residente in un comune a Nord di Roma, infatti, si è innamorata di lui vedendolo ai tg.
Lui si è innamorato di lei dalle lettere che riceveva. martedì, quindi, si sposeranno in carcere. “Io credo in lui e alla sua innocenza” ha detto ieri mentre era nei corridoi della Corte di Cassazione dove la ragazza ha sperato inutilmente fino all’ultimo, in uno sconto di pena per il suo futuro sposo. Parlava controvoglia “gelosa” della privacy di quella ormai inusuale relazione basata soltanto su sentimenti, lettere scritte di pugno e fugaci occhiate. La “dichiarazione” sarebbe avvenuta per posta e ha portato, qualche mese, fa alle pubblicazioni di matrimonio e all’inizio dell’iter per la cerimonia con il rito civile di martedì.
Una decina gli ospiti ammessi a partecipare in carcere, tra parenti strettissimi e testimoni. Previsto anche un buffet. Per la prima notte di nozze e la luna di Miele, bisognerà necessariamente aspettare.
Ermanno Amedei