La tre giorni de “Le Strade dell’Arte”, i vicoli animati da cultura, voglia di stare insieme e vociare dei bambini
5 Settembre 2022CASSINO – Si è chiusa ieri sera con il concerto gospel de “GADS gospel and Different Sound”, curato da Fabio Pacitti, che ha visto una forte presenza di pubblico, la prima edizione de “Le Strade dell’Arte. Il coro gospel, tuttavia, è stato preceduto anche da altri artisti del calibro di Lorenzo Fionda e Oreste Di Clemente Neri in un concerto per violino e pianoforte. Particolarmente suggestiva la performance de “Le Lucciole” di Vera Cavallaro. Nei giorni precedenti si sono susseguiti sul palco anche il duo arpa e contrabbasso di Zena Rotundi e Gianfranco Coppola, ne “L’eco di Megaride, che hanno aperto la kermesse, insieme al violino di Tonino Ospedale e la chitarra di Raffaele Rodia.
È stata una tre giorni in cui a farla da padrone sono stati senz’altro gli spazi dedicati alla creatività dei più piccoli con i laboratori creativi di Marta Fiscelli e quelli di lettura per bambini curati da Gisella Darini e Tiziana Trotta.
Il primo Festival trans-disciplinare ha visto coinvolti pittori, scultori, fotografi, poeti, ma non solo. Un centro cittadino in cui l’arte di strada’ con giocolieri, musici, madonnari della scuola napoletana, caricaturisti, teatro di tableau vivant, body painting, mimi e figuranti hanno riempito le serate. In altre parole l’Arte nella sua interezza. C’è stato spazio per la poesia, curato dal prof. Sergio Sollima, ma anche per la riflessione con le tavole rotonde su: “La persistenza della memoria” con Vincenzo Giacomi e, nella serata inaugurale, quella su “Nuovi modi di essere in relazione oggi” della psicologa/psicoterapeuta Mariella Capraro.
Una tre giorni di arte in cui la strada, i vicoli di via del Carmine e via Rossini, hanno preso vita, si sono animate di giovani, e meno giovani, ma soprattutto delle voci gioiose dei più piccoli, con la musica, la pittura nella mostra degli artisti, dell’associazione Pentacromo che ha organizzato l’evento.
Il titolo stesso del Festival trans-disciplinare “Le Strade dell’Arte” è nato dalla voglia di privilegiare la festa, il poter tornare in strada che diventa simbolicamente il luogo degli incontri, la voglia di stare insieme.
Un dato è certo di questa tre giorni si è dimostrato, che la voglia di stare insieme non sempre è legata alla musica assordante e ai panini con la porchetta!