Il Convitto San Benedetto dell’Istituto Agrario a rischio chiusura per accorpamento e riduzione degli studenti

25 Giugno 2012 0 Di Felice Pensabene

Rischia la chiusura il Convitto San Benedetto di Cassino, per la riduzione del numero di alunni iscritti all’Alberghiero. Un protocollo tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale, Provincia di Frosinone e Comune di Cassino, potrebbe scongiurare la chiusura.
Questo quanto emerge dall’incontro che si è tenuto ieri  tra una delegazione di educatori, tutti dipendenti pubblici del
Convitto San Benedetto di Cassino e il ‘Provveditore’ agli Studi di Frosinone dott. Mario Mandarelli.
Il Convitto annesso agli istituti di Istruzione Superiore “Agrario e Alberghiero” chiuderà perché il numero degli allievi iscritti è
inferiore al minimo stabilito dalle recenti leggi che hanno ridimensionato la scuola pubblica.
Della delegazione degli educatori, Gianluca Parisi fa sapere che “…è da premettere che bisogna fare un discorso di opportunità sociale. Se si considera il Convitto di Cassino una risorsa, bisogna fare il possibile per salvarlo e ancora di più l’anno prossimo per rilanciarlo. Chiediamo aiuto anche alla stampa affinché faccia conoscere la nostra realtà ai cittadini di Cassino. Mi chiedo quanti genitori delle scuole di Cassino sono a conoscenza che possono lasciare di pomeriggio i loro figli al Convitto di via Casilina Nord per fare i compiti?” Fino a due anni fa c’erano due convitti annessi nella città di Cassino, in due diverse scuole (Agrario e Alberghiero). Poi col ridimensionamento, le due scuole si sono accorpate e i due convitti pure: uno chiuse e
l’altro fu assorbito da quello che rimase aperto ed ora anche questo sta chiudendo.
Gli educatori hanno inviato una richiesta ufficiale di deroga alla chiusura al presidente del Consiglio Regionale Mario Abruzzese, all’assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia Aldo Forte, al Presidente della Provincia di Frosinone On. Antonello Iannarilli e al sindaco del Comune di Cassino l’Avv. Giuseppe Golini Petrarcone.
Dal Provveditorato il dott. Mandarelli ha confermato che nonostante le ridotte iscrizioni di alunni al Convitto, lo strumento della deroga può essere perseguito, ma si tratta di una atto politico che non dipende dalla sua volontà. Di qui la richiesta ufficiale degli educatori alle Istituzioni. L’educatore Parisi continua: “Abbiamo informato tutte le componenti istituzionali, speriamo che si giunga al più presto ad un accordo che eviti la chiusura del Convitto di Cassino”. Sono allertate, ovviamente, tutte le sigle sindacali e della situazione è stato portato a conoscenza il sottosegretario all’Istruzione on Marco Rossi Doria.
“Cassino è una città di frontiera, al confine tra Campania e Lazio, frequentano il convitto anche studenti provenienti da fuori Provincia e Regione: dal casertano e dal napoletano, che i loro genitori iscrivono prevalentemente per farli crescere lontano da ‘pericolose distrazioni’. Bisogna tener presente – conclude Parisi – anche di questo aspetto sociale: vengono a Cassino questi bravi ragazzi per non diventare cattivi ragazzi. Cassino è una cittadina piccola, ma non troppo e con le scuole che ci sono, un Convitto può crescere e con esso ne trae vantaggio tutto il territorio.