Al capoluogo Ciociaro la «maglia nera» dello smog

30 Gennaio 2010 0 Di Felice Pensabene

Torna l’emergenza inquinamento nelle grandi città, Milano, Roma, Bologna, Firenze, ma non solo.  Il fenomeno è preoccupante anche nelle città più piccole.  Alla  Capitale  la maglia nera dell’inquinamento. Ma un dato ci riguarda direttamente da vicino:  Frosinone guida la triste classifica delle città del Lazio più colpite dallo smog – con 122 superamenti dei limiti in un anno.  E riparte la campagna di Legambiente contro lo smog in quella che è la seconda tra le città più inquinate del Lazio. «Anche nell’anno appena passato è stata molto seria la situazione dello smog da polveri sottili a Roma e nel Lazio, con continui superamenti dei limiti, in un contesto in cui è il traffico automobilistico la principale causa del disastro nei centri urbani, fonte anche dell’anidride carbonica che sta cambiando il nostro clima», dice Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. Ma le previsioni, per il 2010, non sono incoraggianti, anzi sono allarmanti e sicuramente drammatiche.  Il nuovo anno, infatti, secondo i dati di Legambiente, non inizia sotto migliori auspici, «visto che otto centraline delle Capitale hanno già accumulato 17 sforamenti, mentre il capoluogo ciociario ne ha raggiunti, con una sola, ben 8». E se, nel complesso, il numero dei giorni di smog forte tra gli anni 2007 e 2008 aveva avuto un calo significativo, secondo Legambiente sono molto preoccupanti i segnali di crescita delle polveri registrati tra il 2008 e il 2009, nonostante le abbondanti precipitazioni. Numeri che mostrano come, in un anno pur piovoso, lo smog non sia affatto diminuito. Legambiente ritorna sulle politiche ambientaliste e sottolinea la necessità di ridurre il caos del traffico privato «ormai chiara e irrinunciabile in tutto il Lazio». «Servono finanziamenti significativi, pubblici e privati, per ridare fiato alle ferrovie, alle metro, ai tram – sottolinea Parlati – mentre strumenti semplici come le corsie preferenziali protette devono essere estese a tutte le reti di trasporto pubblico principali, dando vita ad una nuova stagione di zone a traffico limitato e pedonalizzazioni».

F. Pensabene