Centrale Enel San Vincenzo al Volturno, l’Abate di  Montecassino scrive al Presidente Mattarella

Centrale Enel San Vincenzo al Volturno, l’Abate di Montecassino scrive al Presidente Mattarella

5 Ottobre 2023 0 Di Felice Pensabene

“La nostra casa comune come una sorella, che protesta per il male che le provochiamo”, questo l’incipit della lettera che l’abate e Ordinario di Montecassino e San Vincenzo al Volturno, Dom Antonio Luca Fallica, riprendendo le parole di Papa Francesco contenute nell’enciclica Laudato Sì, ha indirizzato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Motivo della missiva è la centrale elettrica che l’Enel vuole costruire nella zona dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, diocesi del Monastero di Cassino e candidata a essere inserita dall’Unesco nel “patrimonio dell’Umanità”.

Il progetto di Enel Produzione S.p.A. denominato “Pizzone II” mira a realizzare un impianto idroelettrico da 300 MegaWatt e dovrebbe sorgere nei territori di Alfedena, Castel San Vincenzo, Pizzone e Montenero Val Cocchiara. La centrale potrebbe snaturare e deturpare l’area di una parte del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, proprio dove è sita l’antica ed insigne Abbazia. Dom Fallica continua: “La centrale sarebbe pronta a snaturare e deturpare l’area”. “I piani strategici – continua il prelato – per l’autonomia energetica e la transizione ecologica, pur sacrosanta, vanno mirati a risanare il degrado e non – come in questo caso – a degradare certificati modelli di integrità”. “L’imponenza del quasi miliardario giro di danaro in gioco, che non deve far tacere o avvelenare. I tesori di un territorio sono ricchezza di tutti – scrive Dom Fallica – sono immediata testimonianza della infinita munificenza di Dio. Tutti i suoi figli sono chiamati a godere del privilegio di abitare la Terra, rispettandola come casa comune”.

La vicenda approderà anche in Parlamento per iniziativa della deputata Ilaria Fontana (M5S) che ha presentato un’interrogazione alla Camera con l’obiettivo di fare piena luce sull’argomento. Ora il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dovrà esprimersi in merito per fugare ogni dubbio.

La buona notizia è che l’iter è momentaneamente fermo, nell’attesa delle interlocuzioni che Enel avrà con i territori.

FOTO E. AMEDEI