La meritocrazia per migliorare i servizi Regionali, il Consiglio discute la riforma Brunetta

21 Gennaio 2011 0 Di redazione

“La proposta di legge n. 42 del 2010 che recepisce la “Riforma Brunetta”, approvata mercoledì scorso in commissione Risorse umane, sarà posta all’esame dell’Aula mercoledì prossimo”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, che proprio oggi ha firmato l’ordine del giorno.
“Si tratta di un provvedimento importantissimo – ha aggiunto Abbruzzese – che migliorerà la qualità dell’azione amministrativa di Giunta, Consiglio ed Enti regionali, con notevoli benefici anche e soprattutto per i cittadini laziali. Con questa proposta di legge, infatti, si va ad intervenire sulla ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e sulla valorizzazione delle risorse umane, attraverso il principio cardine della meritocrazia, esaltata da un accurato e preciso sistema di valutazione delle prestazioni lavorative.
Il ruolo principale in questo processo di cambiamento ovviamente sarà svolto da tutti quei dirigenti, funzionari e semplici impiegati regionali che rappresentano la vera forza della macchina amministrativa, grazie al loro senso del dovere, alla dedizione e alle capacità acquisite con l’esperienza e l’aggiornamento continuo.
Rafforzeremo, inoltre, il principio della trasparenza amministrativa, legando l’efficacia di ciascun provvedimento delle amministrazioni alla sua pubblicazione sui rispettivi siti web. Dobbiamo impegnarci per eliminare gli effetti devastanti della burocrazia. Basti pensare a quello che producono sul mondo imprenditoriale. Questa semplificazione dovrà rappresentare invece un volano per rilanciare lo sviluppo.
Ringrazio il presidente Galetto e tutti i componenti della Commissione per il lavoro che hanno svolto e mi auguro che la proposta divenga presto legge, per dare continuità a quella azione riformatrice che abbiamo avviato anche con la recente riorganizzazione degli uffici del Consiglio che, oltre alla razionalizzazione delle attività lavorative, ha portato anche una riduzione dei costi e una maggiore efficienza”.