Spiridigliozzi (Psi): “L’alternativa a Scittarelli, passa per le ‘Primarie’ del centrosinistra”

24 Settembre 2010 0 Di Felice Pensabene

Prove tecniche per costruire l’alternativa “all’era Scittarelli” nel  governo di Cassino, è quanto stanno facendo gli esponenti del centro sinistra. Certo le difficoltà non sono mancate in questi mesi, ma l’intesa raggiunta fra le varie componenti sembra essere incoraggiante e trapela un cauto ottimismo. Lo si intuisce dalle affermazioni di  Giuseppe Spiridigliozzi, esponente del PSI cassinate. (in foto)

Come si sta preparando il centrosinistra alle elezioni amministrative della prossima primavera?

“Il centro sinistra si sta organizzando, innanzitutto, per vincere questa competizione elettorale amministrativa. Mai come questa volta la coalizione è  così omogenea, riuscendo a costruire un comune denominatore per la soluzione dei problemi riguardanti la nostra città”.

Si spieghi meglio, in concreto quali sono le novità?

“Voglio dire, che diversamente da quanto è avvenuto in passato, quando le decisioni sulle alleanze, sul programma e sulla scelta dei candidati,venivano prese a Frosinone nell’ambito delle segreterie dei singoli partiti, oggi puntiamo ad una rivoluzione, nel senso che il candidato a sindaco per Cassino dovrà scaturire dall’indicazione dei cittadini, attraverso il sistema delle primarie. La consultazione si terrà il 28 novembre prossimo e sarà preceduta  da una grande manifestazione che abbiamo intitolato Festa del bene comune. Il nostro progetto lo abbiamo chiamato proprio ‘del bene comune’ perché vogliamo cambiare rotta rispetto al passato. Vogliamo ridare dignità alla politica locale, ma soprattutto ai cittadini ai loro bisogni, alle loro aspettative e alla città che nei dieci anni di amministrazione di centrodestra ha conosciuto un degrado mai raggiunto negli anni passati. La vera novità di tutto questo processo consiste nell’aver realizzato un regolamento per le primarie, i cui garanti sono illustri personalità cittadine: i professori Francesco De Rosa, Giuseppe Grossi e l’avvocato Luigi Montanelli ”.

Quali forze politiche aderiscono al vostro progetto politico?

“Lo schieramento è molto ampio e comprende, oltre all’unica lista civica Cambiare Cassino, con Andrea Vizzaccaro, che per prima ha dato vita al progetto, il Partito Socialista, il Partito Democratico, l’Italia dei Valori, la Sinistra ecologia e Libertà e probabilmente anche i  Verdi”.

Mi sembra, quindi, che il vero punto di forza del progetto del ‘Bene comune’ passi attraverso il sistema delle Primarie. E’ così?

“Esattamente. I cittadini, questa volta, hanno la possibilità concreta  di essere protagonisti e determinanti nella scelta del candidato a sindaco di Cassino. In altre parole il messaggio forte che vogliamo inviare a tutti, quello che i bisogni dei cittadini devono essere al centro dell’attività amministrativa e dello sviluppo della città. Passare, se vogliamo usare una frase forte, dalla condizione di sudditi, a cui il centro destra li ha relegati in questi anni, a quella cittadini nel senso più alto e nobile del termine. Del resto il degrado, nell’arredo urbano, nella vivibilità, nella cultura, nella mancanza di controlli, nello sviluppo politico, turistico, amministrativo delle amministrazioni Scittarelli, nonostante la considerevole maggioranza numerica in Consiglio comunale, in cui è stata relegata Cassino è sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che mi sento di notare è che nella nostra città non ci si indigna più per questa situazione, una sorta di rassegnazione collettiva. Per questo motivo noi dobbiamo battere il centrodestra, per ridare dignità a questa città e ai suoi cittadini”.

Quali potrebbero essere i punti del vostro programma a cui dare priorità nei problemi di Cassino?

“Premesso che tutto il nostro programma è prioritario nella soluzione delle gravi problematiche che Cassino presenta. Credo, tuttavia, che vi siano cinque punti da ritenere davvero prioritari su tutti. In primo luogo è il ruolo che deve avere l’università. In particolare la sua integrazione con la città e con il suo sviluppo sono fondamentali e risponde al ruolo per cui l’Ateneo è nato. Altre priorità su cui puntiamo sono lo sviluppo e dell’edilizia economica e popolare  e il Piano regolatore. Non è possibile continuare ad avere un piano regolatore che operi sempre in deroga e che si continui a costruire sempre in periferia, con problemi che questo comporta per i cittadini, soprattutto in termini di collegamento con il centro. Occorre rivedere tutto l’arredo urbano inteso in termini di vivibilità cittadina garantita a tutti. Se dovessi riassumere il concetto posso dire che una città a misura di disabile è una città vivibile per tutti. Altro tema su cui intendiamo porre l’accento è senz’altro quello della legalità, non solo come fatto di sicurezza o repressione della criminalità che deve essere afferente, alla trasparenza amministrativa, ad un modo nuovo di affrontare e risolvere tutti gli aspetti della vita cittadina. In questo senso abbiamo in programma, nella prima decade di ottobre, un’iniziativa che coinvolgerà il commercio e il credito per dare risposte concrete ai cittadini in questi settori. Infine c’è il funzionamento della macchina amministrativa comunale che deve essere più funzionale, più organizzata, che superi il problema dei tagli agli enti locali e possa dare risposte concrete anche in termini di occupazione”.

In conclusione riassumendo, mi sembra che ci sia nel centrosinistra un velato ottimismo. E’ così?

“Credo che questa volta il centro sinistra si presenti con le carte in regola per poter vincere questa tornata elettorale e portare un reale cambiamento, un’alternativa alla vecchia classe politica, ma soprattutto nel modo di fare politica, che deve essere un modello diametralmente opposto a quello che fino ad oggi ha governato la nostra città e che è stato adottato dalla fallimentare politica del centrodestra, riportando al centro dell’attività amministrativa i problemi dei cittadini”. 

Felice Pensabene