Scacco matto all’Annunziata, decapitati i capi del traffico di eroina

10 Gennaio 2011 0 Di redazione

Questa mattina è stata portata a termine una importantissima operazione di polizia giudiziaria in Giulianova che può essere considerata come un vero e proprio colpo di mannaia alla testa dell’organizzazione di ROM stanziali del luogo, dedita da anni allo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina, nell’ormai tristemente noto quartiere dell’Annunziata della città
Dopo l’esecuzione di numerose misure cautelari in carcere eseguite nel luglio 2009 nell’ambito dell’operazione denominata “Scacco alla Rocca” nei confronti di ROM stanziali, soprattutto dimoranti nella parte alta della città e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, si può tranquillamente affermare che con l’operazione di oggi è stata senza mezzi termini recisa la testa, il punto di snodo principale dello spaccio di eroina a Giulianova, con l’importante arresto del DI ROCCO Achille elemento di maggior spicco e carisma delinquenziale della comunità ROM stanziale in Giulianova e della moglie convivente SPINELLI Pasqualina, si è colpito al cuore lo spaccio al dettaglio di eroina , con l’identificazione dei numerosi giovani tossicodipendenti sia locali che del comprensorio.
“Scacco matto all’Annunziata”, questa è la denominazione convenzionale dell’operazione, concretizzatasi nella mattinata odierna con la notifica di 2 Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere in ordine al reato di detenzione al fine di spaccio in concorso richieste dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, Dott.ssa Greta ALOISI che ha concordato pienamente l’esito delle risultanze investigative acquisite dai militari operanti, avallata dal GIP del Tribunale di Teramo Dott.ssa Marina Tommolini che ha firmato il provvedimento definitivo.
Dal mese di guigno 2010, i Carabinieri del dipendente Nucleo Operativo agli ordini del Luogotenente Antonio Longo, hanno espletato una serie di servizi mirati nel quartiere Annunziata di Giulianova Lido, avendo fondato motivo di ritenere che la famiglia ROM DI ROCCO avesse posto in essere una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti da cedere a numerosi acquirenti provenienti da tutta la provincia di Teramo. Nel corso dei servizi i carabinieri hanno accertato effettivamente l’attività di spaccio posta in essere in strettissimo concorso dagli arrestati, nel corso dei quali i militari controllavano e fermavano in più circostanza numerosi giovani, a volte trovati in possesso della dose appena acquistata, altre in procinto di effettuare tale acquisto, altri con acquisti non andati a buon fine per varie ragioni (mancanza di denaro ovvero constatata la presenza dei militari da parte dei cessionari). Tali servizi sono stati particolarmente difficili da eseguire sia perché i militari erano ben conosciuti dai ROM, sia per la particolare conformazione del quartiere ove avveniva lo spaccio, con arterie stradali di facile controllo da parte delle “vedette” poste costantemente a guardia del “fortino”, rendendo di fatto impossibile il potersi nascondere per osservare , situazione paragonabile ad alcuni quartieri di ben più note grandi città.
Si è trattato di una indagine classica/tradizionale, basata su antiche tecniche investigative (pedinamenti, osservazione e recupero dello stupefacente) con ausili tecnici limitati al minimo e frutto soprattutto dell’esperienza professionale degli operanti, perfetti conoscitori dei pregiudicati e del territorio.
L’indagine ha visto lo stretto coinvolgimento nell’attività di spaccio il nucleo familiare composti appunto dal DI ROCCO Achille (classe 1956) e sua moglie SPINELLI Pasqualina (classe 1958) , già entrambi pluripregiudicati e plurirecidivi e traggono principalmente, se non unicamente, dall’attività di spaccio il necessario per vivere.
Inoltre è emerso in modo impressionante la facilità con cui dispongono di quantitativi di eroina ed è altrettanto allarmante che la sostanza stupefacente sia stata detenuta in casa, spesso in cucina, quasi fosse un alimento.
Il mercato deve essere divenuto particolarmente florido ed appetibile nel quartiere Annunziata soprattutto dopo l’operazione “Scacco alla Rocca” con cui i Carabinieri di Giulianova debellarono l’analogo “mercato” ivi esistente ed i due coniugi ROM hanno ritenuto di doverne trarre beneficio e si sono organizzati dimostrando particolare scaltrezza e non comune senso del delinquere il tutto rafforzato dal vincolo matrimoniale e dal loro parlare in “lingua ROM”.
Nel corso dei servizi sono state recuperate numerose dosi di stupefacente e diversi assuntori sono stati segnalati alla Prefettura per violazione dell’art. 75 del D.P.R. 309/90.
L’operazione ha registrato la partecipazione di 30 Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un Elicottero dell’Elinucleo di Falconara Marittimo.
All’atto dell’arresto di DI ROCCO Achille, nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento di stupefacenti, il tutto sottoposto a sequestro.