Più mammografie a Chieti per ridurre i tempi di attesa

18 Febbraio 2011 0 Di redazione

Un pacchetto di prestazioni extra per ridurre, soprattutto nell’area di Chieti, l’attesa delle donne che aspettano di sottoporsi a mammografie ed ecografie mammarie: è l’iniziativa messa in campo dalla Asl Lanciano Vasto Chieti per migliorare i tempi per l’esecuzione di prestazioni che sono tra le più richieste, al punto da avere prodotto una vera e propria esplosione della domanda, che l’Azienda non riesce a soddisfare con i mezzi a disposizione e con la tradizionale modalità di lavoro. Si è posta, perciò, la necessità di rivedere l’organizzazione delle attività di diagnostica al fine di dare priorità a tali esami, e che ha già fatto incassare l’impegno della Radiologia dell’Ospedale «SS. Annunziata», dove il direttore, Antonio Cotroneo, ha incrementato il numero di mammografie ed ecografie: ne saranno eseguite 40 in più a settimana, per arrivare a totalizzarne 400 fino alla metà di giugno. Tali sedute saranno utilizzate per smaltire le prenotazioni già effettuate, attraverso un sistema di recall telefonico che permetterà di accorciare l’attesa di pazienti che da tempo aspettano di potersi sottoporre a tali esami.

Un percorso differente, invece, è stato attivato per le donne che hanno subito un intervento al seno per una patologia tumorale e che hanno bisogno di controlli periodici: d’ora in avanti non dovranno più rivolgersi al Cup, ma richiedere le prestazioni direttamente all’accettazione della Radiologia di Chieti, chiamando il numero 0871.358287 dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 13.30.

«La sollecitazione a istituire una corsia preferenziale per queste pazienti è giunta da parte dell’Associazione Gaia – spiega il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro – nata proprio per offrire sostegno alle donne affette da tumore al seno, il cui percorso terapeutico non può restare impigliato dentro il tradizionale sistema delle prenotazioni. Abbiamo accolto perciò la richiesta, animati dalla volontà di migliorare ulteriormente l’assistenza offerta a queste pazienti, per le quali, com’è noto, è stato anche strutturato un percorso clinico dedicato, finalizzato a garantire uniformità e continuità di cura alle donne che si rivolgono alle strutture aziendali con una diagnosi sospetta di patologia oncologica».