Tensione sociale e rischio sicurezza al San Raffaele di Cassino, lo dichiarano CGIL,CISL, UIL UGL

14 Luglio 2011 0 Di redazione

Dalle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl riceviamo e pubblichiamo:
L’inaspettata notizia del mancato pagamento dello stipendio ai lavoratori del San Raffaele, senza dubbio desta forti preoccupazioni per le inevitabili ripercussioni sociali che andranno a determinarsi.
Indubbiamente le note vicende del San Raffaele di Cassino non lasciano insensibili il sindacato e quanto si pensava di aver superato gli svariati ostacoli, subentra l’inaspettata notizia del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori.
Dopo mesi di estenuanti trattative Regionali – ministeriali, di costante attenzione da parte delle scriventi OO.SS. CGIL, CISL, UIL, UGL, finalmente la notizia dello stipulato accordo tra le parti (Regione – Parte Datoriale) purtroppo però le vicissitudini continuano.
1.in data 4 luglio ’11 il San Raffaele informava le OO.SS. che il protrarsi delle mancate rimesse da parte del SSN (ASL – Regione) non avrebbe consentito il pagamento della corrente mensilità.
2.le scriventi OO.SS. CGIL, CISL, UIL, UGL, allarmate dalla annuncio e delle legittime conseguenti reazioni dei lavoratori, hanno immediatamente richiesto un incontro con la parte datoriale, dove accertavano la irremovibile volontà dell’ente a non erogare il dovuto salario.
3.Prontamente le OO.SS. sopra descritte, interpellavano la USL sui riportati fatti, quest’ultima nella persona del Direttore Generale dott. Carlo Mirabella affermava, che pur volendo procedere ad una parziale anticipazione, le verifiche ispettive da parte della Procura della Corte tutt’ora in corso non lo consentivano.
Di qua, dopo la doverosa assemblea dei lavoratori, l’immediata richiesta d’incontro con Sua Eccellenza il Prefetto di Frosinone, tenutesi, di fatto, in data odierna.
In tale incontro le OO.SS. hanno espresso forte preoccupazione per la tensione sociale determinatasi, nonché del rischio sicurezza, e facendo appello al ruolo di Governo che riveste sul territorio, hanno chiesto un Suo autorevole intervento.
Alle richieste delle parti sociali Sua Eccellenza il Prefetto ha assicurato il Suo impegno atto a sensibilizzare le parti interessate.
Certamente comprendiamo lo status de quo del San Raffaele, prendiamo altresì atto delle difficoltà oggettive dell’azienda USL, di certo però non possiamo non tener conto dei tangibili effetti che andranno a determinarsi sulle oltre 250 famiglie, di conseguenza sul servizio al malato.
Auspichiamo un favorevole riscontro che assicuri lo stipendio ai lavoratori e scongiuri le naturali conseguenze.