Coldiretti Frosinone: aziende agricole in crisi a causa dell’estensione del provvedimento commissariale per la valle del Sacco

6 Agosto 2011 0 Di redazione

In relazione all’ estensione del provvedimento commissariale per l’emergenza della Valle del Sacco, fino alla confluenza tra il fiume Sacco ed il fiume Liri che, di fatto, dal 19 novembre 2010, riguarda i comuni di Frosinone, Patrica, Ceccano, Castro dei Volsci, Pofi, Ceprano, Falvaterra, la Coldiretti di Frosinone, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione al Presidente della Provincia di Frosinone, On. Antonello Iannarilli, ai sindaci dei centri interessati e al Comandante del Corpo Forestale dello Stato di Frosinone. Nella lettera, il direttore Paolo De Cesare, ha reso noto di aver ricevuto, da parte di numerosi imprenditori agricoli che operano nei comuni interessati, numerose ed accorate richieste di intervento in relazione ai notevoli danni economici subiti. In particolare, i suddetti agricoltori lamentano di non essere stati informati dell’estensione dell’area a rischio contaminazione e di aver, pertanto, seminato anche nelle aree interdette, subendo, quindi, i danni del mancato raccolto.
In effetti, a detta degli imprenditori agricoli, sembrerebbe che la perimetrazione del territorio sia stata effettuata, dal Corpo Forestale dello Stato, solo a partire dalla metà del mese di luglio. Sicuramente – ha sottolineato De Cesare – una tempestiva perimetrazione dei terreni da parte del Corpo Forestale ed un’ampia divulgazione tra gli agricoltori della disposizione in oggetto da parte degli Enti interessati, avrebbero, invece, senz’altro consentito una diversa programmazione delle operazioni colturali ed un risparmio degli investimenti per le semine e la lavorazione dei terreni”.Coldiretti nella propria richiesta, inviata per conoscenza anche al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, nella qualità di Commissario Delegato per l’Emergenza Fiume Sacco, all’ assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Angela Birindelli e alla Coldiretti Lazio, ha chiesto di verificare se siano state avviate nei tempi dovuti tutte le necessarie procedure per informare i soggetti coinvolti e per adottare gli atti di competenza. Inoltre De Cesare si è detto preoccupato in merito al permanere e allo sviluppo futuro dell’attività agricola sui terreni interessati. In particolare Coldiretti ha chiesto di attivare tempestivamente tutto quanto possibile al fine di monitorare l’effettivo stato di contaminazione ambientale. Infatti, proprio perché la disposizione è stata emessa in via provvisoria e cautelativa, occorre analizzare immediatamente i terreni in modo che gli imprenditori agricoli possano pianificare quanto prima le opportune scelte produttive ed imprenditoriali, che comportano evidenti ricadute economiche. In tal senso, tra l’altro, Coldiretti Frosinone ritiene estremamente grave che, a quasi 9 mesi di distanza dall’emanazione della disposizione, ancora non siano stati resi noti i risultati delle verifiche sullo stato di contaminazione dei terreni.