Pastore arrestato, gregge abbandonato. In sindaco di Tarquinia: “Pronto ad affidare le pecore al direttore del carcere”

1 Settembre 2012 1 Di redazione

“E’ assurdo che un sindaco si debba far carico di tutto, perfino delle pecore. Un intero gregge è oggi in gravi difficoltà, se nessuno interverrà mi vedrò costretto ad emettere un’ordinanza per l’affido in parola al Direttore della Casa Circondariale di Civitavecchia, dove è detenuto il proprietario del gregge”. E’ esasperato Mauro Mazzola sindaco di Tarquinia sulla paradossale situazione venutasi a creare dopo che il proprietario di un gregge è stato arrestato e le pecore quindi lasciate nel completo abbandono: “A giugno – riferisce il primo cittadino – ci arrivò una segnalazione di un gregge che vagava senza custodia in località Argento, danneggiando le colture e invadendo le carreggiate. Dopo vari accertamenti effettuati dalla Polizia Locale, dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato, si era accertato che appartenesse ad un recluso presso il Carcere di Civitavecchia”. Il sindaco riferisce quindi che da quel momento sono stati presi tutti i provvedimenti del caso per salvare il gregge e risolvere la situazione: “Abbiamo creato una sinergia per risolvere la situazione tra noi il Presidente dell’Università Agraria Antonelli , la AUSLvt2 e la Protezione Civile Comunale – spiega Mauro Mazzola – abbiamo lasciato il gregge sullo stesso terreno in cui lo abbiamo trovato, abbiamo fatto recintare tutto il perimetro, abbiamo fatto controllare le pecore dal punto di vista sanitario, abbiamo poi provveduto a far loro pervenire il cibo, il tutto a spese di questo Comune e dell’Università Agraria con un aggravio consistente per i nostri enti e quindi per gli stessi cittadini. Abbiamo poi cercato tanti imprenditori che se ne occupassero e tutti hanno rifiutato, forse a causa della conoscenza del proprietario. Quindi, a questo punto, o qualcuno interviene e ci dice che cosa dobbiamo fare o mi troverò costretto ad emettere un’ordinanza per farlo assegnare al Direttore del Carcere di Civitavecchia dove è recluso il proprietario”.