Roccasecca, Abbate: “Mi rifiuto di pensare che non ci sia un’alternativa al Montismo”

15 Ottobre 2012 0 Di redazione

Da Antonio Abbate riceviamo e pubblichiamo:
“Mi rifiuto di pensare, come vorrebbero farci credere, che non esiste alternativa per questo paese al governo Monti.
Nonostante la democrazia si fondi sulla volontà dei cittadini, espressa attraverso libere elezioni, poteri forti ed uomini politici attaccati alla poltrona stanno preparando il terreno ad un Monti bis.
Segnali forti in tal senso vengono dal Parlamento, dove si sta letteralmente “traccheggiando” sulla nuova legge elettorale, in maniera tale da impedire che dalle urne esca una maggioranza definita. Il balletto “preferenze sì, preferenze no”, è emblematico.
Stesso dicasi per gli appelli “pro Monti” di Marchionne e della Confindustria.
A me pare, parafrasando un nostro celebre conterraneo, che più che appelli pro Monti, si tratti di appelli “pro domo sua”.
Infatti il “montismo” altro non è che l’ultima forma di autoconservazione del potere a danno del popolo.
Pensiamo solo agli ultimi provvedimenti adottati dal governo in tema di tassazione: gli illusionisti di palazzo Chigi ci stanno propinando la bufala dell’abbassamento di un punto delle aliquote Irpef. Peccato che, contemporaneamente, abbiano innalzato di un punto l’IVA. E mentre l’Irpef si paga una tantum, l’Iva la paghiamo tutti i giorni.
Ribaltando la visione delle cose, ossia interpretando lo scenario politico dalla parte del popolo, ritengo assolutamente doveroso l’impegno per un’alternativa seria e immediata a questo esecutivo e al parassitismo che vi ingrassa attorno.
Elezioni subito! E la gente scelga avendo di fronte i programmi chiari e lineari. Se Monti vuole continuare nella sua opera di macelleria sociale, lo faccia presentandosi con il programma davanti agli elettori.
La Destra, visto lo scenario che si sta prospettando, si porrà come il grimaldello per scardinare questo blocco che vive sulla rendita di posizione, riportando al centro gli interessi dei cittadini vessati da una macchina statale ed economica parassitaria e non più sostenibile
Stessa urgenza del voto è necessaria per la Regione Lazio. Credo che proprio La Destra, l’unica forza che in tempi non sospetti ha denunciato lo sperpero di denaro pubblico e proposto drastiche riduzioni ai costi della politica, debba assumere la guida dell’area di centrodestra del Lazio, soprattutto alla luce di un Pdl regionale ormai allo sbando.
L’appello è quello di fare fronte comune contro la prospettiva del successo facile della sinistra, di cui nessuno ha dimenticato gli scandali e le inefficienza del loro governo regionale”.
Antonio Abbate