Cancello ed Arnone, il gruppo di preghiera San Pio in ritiro spirituale

28 Ottobre 2013 0 Di redazione

Quest’ottobre che ormai volge al termine rimarrà stampato per sempre nel cuore del Gruppo di Preghiera “San Pio” di cui è fervente responsabile Mattia Branco: due giorni di questo mese sono stati infatti dedicati ad un “ritiro spirituale” che ha scavato profondamente nelle coscienze dei pellegrini di Cancello ed Arnone ai quali si sono uniti anche alcuni fedeli provenienti da altre località. Un’esperienza rigenerante, un ritorno al silenzio dell’anima, un’autentica riscoperta della fede per riprendere con rinnovata forza il difficile cammino della vita. Tutto sulle orme dell’umile-grande frate di Pietrelcina. A rendere più intensa la programmazione, diciamo ordinaria, di questo genere di eventi – che in ogni caso trovano nella partecipazione alla “via crucis” e alla mensa eucaristica i più alti momenti -, sono intervenute scelte ed opportunità di straordinario valore. Anzitutto la sede del “ritiro”: il Cenacolo Santa Chiara, dov’è gelosamente conservato il crocifisso che padre Pio aveva nella sua cella e dove un’altra immagine del Cristo in pianto lascia attoniti, inchioda, impone a chiunque un severo esame di coscienza, pur lasciando trapelare l’immensa tenerezza di Gesù per ciascuno di noi. In quella dolce atmosfera claustrale il Gruppo ha riposato, pregato, restituito il tempo a quella distensione che troppo spesso manca. Di grande esplorazione storica e spirituale si è rivelata poi la catechesi guidata da padre Paolino Cilenti, già confratello del Santo delle Stimmate. Due ore di dialogo e di meditazione senza confini, affrontando argomenti religiosi di forte impatto, a partire da un dubbio umanissimo che fa tremar le vene ai polsi: sulla giustizia di Dio prevale la Sua misericordia? E padre Paolino ha saputo rispondere con estrema prontezza e rassicuranti parole alle incalzanti domande dei partecipanti, spiegando fra l’altro quali possano essere, da un lato, i freni e, dall’altro, il nutrimento del perdòno, che resta la più divina manifestazione dell’amore di Dio per gli uomini chiamati, essi stessi, a perdonare, sempre e comunque. Infine, l’attesa rievocazione di aspetti noti o controversi della biografia del Santo: dalle notturne tentazioni del diavolo ai contrasti di padre Agostino Gemelli, dai miracoli al giudizio che egli oggi esprimerebbe sulle forme e le modalità ricorrenti con cui è venerato nei luoghi della sua vita terrena. Nella cartellina consegnata ad ogni fedele del Gruppo, una serie di schede informative arricchite da testi di preghiere, poesie, articoli di giornale: in tale dossier l’illuminante documento di riflessione scritto da Raffaele Cardillo sull’enciclica Lumen Fidei. Un contributo apprezzato da tutti per le acute osservazioni dell’autore che, con pregevole sintesi, ha tracciato un’appassionata apologia della fede.
A felice conclusione del “ritiro”, la bella tappa ad ammirare il mare di Manfredonia. Infine, il rientro a casa, già con la nostalgia nell’animo segretamente mitigata dalla speranza di tornare ancora a San Giovanni Rotondo.
Raffaele Raimondo
Il-Cristo-in-pianto-del-Cenacolo-Santa-Chiara

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Il-Gruppo-di-Preghiera-S.Pio-intorno-a-Padre-Paolino-Cilenti