Boutique di alta moda nel centro di Frosinone con griffe false, la Guardia di Finanza mette i sigilli

8 Novembre 2013 0 Di redazione

La Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone ha portato a termine un’operazione di servizio in materia di contrasto al commercio di abbigliamento recante marchi contraffatti, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, che ha portato alla scoperta di una boutique ubicata a Frosinone, in pieno centro, la quale poneva in vendita prodotti con marchi contraffatti.

L’operazione ha preso avvio a seguito dei controlli di polizia economico-finanziaria svolti sul territorio della provincia di Frosinone, i quali avevano evidenziato talune forniture sospette. Il successivo monitoraggio delle forniture ha consentito di individuare che tali beni erano destinati proprio in una via del centro di Frosinone.

La perquisizione effettuata ha consentito di accertare che all’interno della boutique venivano posti in vendita giubbotti, pantaloni, maglie, camicie, scarpe ed accessori recanti marchi e segni distintivi di note “griffe”, quali NIKE, ROBERTO CAVALLI, LOUIS VUITTON, RALPH LAUREN, risultati abilmente contraffatti.

Sono stati effettuati controlli particolarmente approfonditi su altri capi in giacenza rinvenendo complessivamente oltre 2.000 capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti, che apparivano perfettamente identici a quelli originali, anche nei dettagli, a testimonianza dell’elevato standard di qualità raggiunto dal fenomeno della contraffazione. Ma l’esperienza e la professionalità delle Fiamme gialle intervenute hanno permesso di individuare alcune cuciture e finiture relative alle etichettature interne dei prodotti che evidenziavano imperfezioni non riscontrabili nei prodotti autentici.

Oltre al sequestro di tutti i capi contraffatti, la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro il locale utilizzato per la loro commercializzazione ed ha denunciato il responsabile all’A.G. procedente per i reati di “commercio di prodotti con segni falsi” e “ricettazione”.

Sono ancora in corso indagini al fine di risalire al luogo di produzione ed agli eventuali punti di stoccaggio delle forniture illecite.