Finale di campionato incandescente, il sindaco di Frosinone scrive ai colleghi di Lecce e Perugia

30 Marzo 2014 0 Di redazione

Il sindaco di Frosinone ha inviato una lettera ai sindaci di Perugia Wladimiro Boccali e di Lecce Paolo Perrone, cercando di smorzare i toni, in relazione a quello che rischia di essere un rush finale, nella Lega Pro girone B, senza precedenti per tensione sportiva ed emotiva. L’intervento del sindaco Nicola Ottaviani, del resto, si è reso necessario all’indomani del tentativo di aggressione del patron Stirpe a Gubbio e dopo le dichiarazioni del ds del Perugia, che aveva parlato di manovre di palazzo volte a favorire il Frosinone calcio. Senza contare che la concessione di un rigore alla squadra umbra al novantaesimo ad Ascoli rischia di avvelenare ulteriormente il clima, sicuramente teso.
“Credo che il calcio sia prima di tutto un gioco, oltre che una fede sportiva – ha dichiarato il sindaco Ottaviani – e, quindi, il tutto debba essere riportato su un piano di rispetto delle forme e dello stile. Mi sembra che in questo ultimo scorcio del campionato, si stiano ponendo problemi di ordine pubblico che condizionano, più che il risultato, lo steso diritto dei tifosi e delle compagini sociali a seguire i propri beniamini in trasferta. Abbiamo ancora molto da apprendere, nell’ambito del calcio, da ciò che avviene in altri sport di squadra a grande vocazione popolare, come lo stesso rugby, dove in campo volano anche colpi duri, ma fuori dal rettangolo di gioco regna il rispetto tra tifosi, pure nei derby. Sono sicuro che i sindaci di Perugia e Lecce, faranno il possibile perchè anche l’ultima parte di questo campionato sia un’occasione di festa per i tifosi e per le famiglie e non invece, motivo di criticità per i nostri territori. Del resto, dobbiamo promuovere il calcio come veicolo di formazione sociale e culturale, e non come presupposto di contrasto viscerale. Le amministrazioni comunali, anche in questo settore, possono fare molto per rassenerare il clima e per renderlo compatibile con un contesto effettivamente civile.”