In migliaia a Sermoneta per la giornata Fai

24 Marzo 2014 0 Di redazione

In migliaia da tutta la Regione sono accorsi a Sermoneta questa domenica, in occasione della Giornata Fai di Primavera promossa in collaborazione con il Fai, Fondo Ambiente Italiano. Una festa di partecipazione popolare che ha visto protagonisti gli studenti pontini, per l’occasione “Apprendisti Ciceroni”, del Liceo Artistico Statale di Latina; Liceo Classico “Dante Alighieri” di Latina, Istituto D’arte/Liceo Artistico “A.Baboto” di Priverno, IIS Campus dei Licei “M. Ramadù” di Cisterna di Latina.

Sono stati loro a fare da guida nei luoghi di Sermoneta aperti gratuitamente: il Castello Caetani, che per la prima volta ha aperto al pubblico le prigioni poste all’ultimo piano del “Maschio” e quelle del seminterrato; e poi ancora la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Giuseppe, il Museo della Ceramica e il Museo Diocesano grazie alla disponibilità della Diocesi di Latina e del Vescovo Mons. Crociata.

Sponsor principali di questa iniziativa sono stati l’Amministrazione Comunale di Sermoneta, la Fondazione Roffredo Caetani e la Pro Loco di Sermoneta, che si sono messi a disposizione del Fai per rendere la giornata perfetta sotto ogni punto di vista. Nonostante il tempo incerto, l’affluenza del pubblico è stata massiccia e costante. Fondamentale anche la presenza della Protezione Civile di Sermoneta e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta.

“Gli apprendisti Ciceroni sono stati bravissimi – ha spiegato il Sindaco Giuseppina Giovannoli – ed hanno condotto il visitatore nella storia del nostro borgo raccontando aneddoti e descrivendo i gioielli artistici presenti a Sermoneta. Un plauso dunque a questi ragazzi ed ai loro insegnanti che si sono messi in gioco ed hanno preparato al meglio i loro studenti. La Giornata Fai di Primavera è stata un’occasione preziosa per presentare al pubblico i nostri monumenti, restaurati non senza pochi sforzi ma che oggi si presentano in tutto il loro splendore e pronti per essere tramandati alle generazioni future”.