Tribunale di Cassino diventa museo, esposti reperti archeologici recuperati in mare da Capitaneria di porto

Tribunale di Cassino diventa museo, esposti reperti archeologici recuperati in mare da Capitaneria di porto

20 Ottobre 2022 0 Di redazione

Reperti archeologici recuperati in mare dalla Guardia Costiera consegnati alla Procura della Repubblica di Cassino per una mostra permanente Nella mattina di lunedì prossimo, 24 ottobre 2022, si svolgerà, presso il Tribunale di Cassino, la cerimonia di inaugurazione dell’esposizione permanente di reperti archeologici recuperati dal mare dalla Guardia Costiera e consegnati agli Uffici giudiziari di Cassino dalla Sovrintendenza per i Beni Archeologici. L’esposizione dei reperti verrà sugellata da una formale cerimonia organizzata dal Sig. Procuratore Capo della Repubblica di Cassino, Dott. Luciano D’EMMANUELE, dal Presidente f.f. del Tribunale ordinario di Cassino, dott. massimo Pignata e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino avv. Gianluca Giannichedda, alla quale saranno presenti anche il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Nicola CARLONE e la dott.ssa Chiara DELPINO, funzionario archeologo che ha seguito tutte le fasi del recupero da mare dei reperti e la loro successiva custodia presso la sede dell’Ufficio locale marittimo di Formia. Saranno presenti, inoltre, alla cerimonia il Sig. Prefetto di Frosinone, dottor Ernesto Liguori, il Sig. Prefetto di Latina, Dott. Maurizio Falco, i sindaci di Cassino e delle città costiere del basso pontino, il Direttore Marittimo del Lazio, Ammiraglio Filippo MARINI e le massime rappresentanze dei Comandi Provinciali delle Forze dell’Ordine. Trattasi, nello specifico, di due anfore vinarie greco-italiche risalenti al II – I secolo a.C. rinvenute nel 2012 sul fondale dell’avamporto di Formia in occasione di operazioni di ispezione subacquea propedeutiche all’avvio di lavori marittimi; i reperti sono stati recuperati dal battello G.C. A68 della Guardia Costiera con l’ausilio di un operatore subacqueo professionale e successivamente portate in superficie su indicazione della Soprintendenza archeologica. Simili operazioni sono il frutto di una sinergia che vede costantemente impegnate la Guardia Costiera e la Soprintendenza in una quotidiana azione di tutela, salvaguardia, vigilanza e mappatura del patrimonio archeologico sommerso, che, nel mare nostrum, ha portato negli anni a numerosi rinvenimenti simili. I due antichi contenitori servivano a trasportare il prodotto del commercio ed erano stipati nelle stive delle navi che percorrevano le rotte marittime fra cui quelle che approdavano alla costa meridionale del Lazio. Testimoni di un passato di storia e di tradizioni di cui è ricco il mare di Formia e Gaeta, le due anfore, grazie all’iniziativa voluta dagli Uffici Giudiziari di Cassino, Dott. Luciano D’EMMANUELE, dalla prossima settimana saranno visibili a tutti gli operatori della Giustizia ed ai cittadini che frequentano il Tribunale di Cassino.