Giornata della Memoria ad Atina, incontro con Anna Pizzuti

31 Gennaio 2013 0 Di redazione

Eventi per la Giornata della memoria anche ad Atina promossi dal Comune sannita e dall’ istituto Comprensivo.
Al centro delle giornate in memoria dell’Olocausto , l’incontro con l’autrice alvitana, Anna Pizzuti, che , alla ricostruzione delle storie degli internati stranieri, ha dedicato il suo testo “Vite di carta”- Donzelli, 2010, riconosciuto nel mondo delle comunità ebraiche come contributo essenziale alle storie di chi si è visto negare per troppo tempo una storia.
Anna Pizzuti , docente in congedo, ha iniziato la sua ricerca a scuola . E’ attualmente impegnata a completare il suo lavoro, le sue liste , in collaborazione con la Fondazione museo della Shoah e con svariate Comunità ebraiche sparse ai quattro angoli del mondo.
Al centro dell’incontro con la cittadinanza tenutosi a Palazzo Cantelmi, condotto da Anita Monti, la storia dei ventotto internati a S. Donato Val di comino , di cui sedici finiti nelle camere a gas.
La Dirigente scolastica ha evidenziato la ricostruzione dettagliata , documentata, quasi ossessiva, nata dal cuorecui dare una risposta. La ricerca della Pizzuti nasce anche come sfida educativa , impegnata su Didaweb e Fuori registro , ad elaborare nuovi metodi , che restituiscano dignità alla storia dei senza storie , come alle vite senza storie prima, e oggi con una storia piena di carta.
Un saggio di storia che utilizza una metodologia di ricerca in divenire non classificabile in solo filone. E’ storia di eventi documentati ma è antropologia dei luoghi e delle persone che quei luoghi hanno abitato.
Il testo non si legge in un sol fiato , commenta la Monti, ma invece obbliga a tornare continuamente indietro , la struttura segue questi andamenti altalenanti come lo furono, gli atteggiamenti di molti intorno ad una questione che invece cresceva, interrogava le nostre coscienze, quelle di allora e quelle di oggi, e chiedeva risposte, soluzioni, prese di posizione, scelte. Quelle scelte per alcuni furono letali.
Sulla necessità di avere il coraggio di scegliere si è tenuto l’incontro con circa 200 alunni del Comprensivo di Atina introdotto dal docente di lettere, Luigi Vivenzio.
La carrellata di documenti che hanno consentito di ricotruire in parte le vicissitudini de scelte di chi stava a guardare, salvifiche per sé .. ma non per molti .. troppi… la scelta di non stare a guardare , ma di aiutare , di farsi carico .. per come si poteva , rischiando molto, salvifica .. per alcuni .. che avrebbero potuto essere di più di più.. e qui risuona il grido di dolore di Schindler che .. , toccandosi la fede .. chiede a se stesso , provando un dolore indicibile .. quello che può prenderti solo quando sei dentro la consapevolezza .. uno in più .. dieci di più.. se avessi tolto anche questa .. ancora uno in più ..
E la scelta di rischiare fu quella di Costanza .. e di chissà quanti , italiani e non, cercarono di aiutare… Perché Anna Pizzuti vive questa ossessione ?
Perché la scuola si deve preoccupare di farlo?