Tarsu per gli agriturismi, a Velletri la Coldiretti apre uno sportello

24 Maggio 2013 0 Di redazione

La Coldiretti scende in campo per tutelare le imprese agrituristiche in relazione all’applicazione della Tarsu (Tassa Smaltimento Rifiuti Solidi Urbani). “A Velletri – esordisce il presidente della sede del Lazio e di Roma, David Granieri, – a seguito di diversi incontri con i nostri soci, abbiamo istituito, presso la nostra sede in via dei Volsci, 55, (tel. 06.9621469), uno sportello per l’assistenza nella redazione dei ricorsi avverso gli avvisi di accertamento TARSU emessi. Ma faremo la stessa cosa a breve anche nelle altre zone della provincia di Roma dove si sta manifestando il disagio degli imprenditori a causa di determinazioni simili”. A Velletri la Coldiretti intende aprire un tavolo di concertazione con chi andrà ad amministrare la città, dopo l’esito delle ormai prossime elezioni comunali, al fine di far comprendere l’errore di non differenziare l’agriturismo, inteso come impresa agricola multifunzionale, dall’impresa commerciale o alberghiera. Proprio a Velletri – spiega il direttore di Coldiretti Roma Aldo Mattia – il comune ha inviato in questi giorni ai detentori di attività agrituristiche avvisi di accertamento relativamente alla tassa smaltimento rifiuti solidi urbani applicando le tariffe previste per il settore alberghiero. Coldiretti Roma precisa che la giurisprudenza, ormai costante, ha stabilito che le attività agrituristiche caratterizzate da un rapporto di complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animale, sono considerate attività agricole a tutti gli effetti e ad esse devono essere applicate le tariffe previste per l’attività agricola e non quelle stabilite per l’utenza alberghiera; di fatto, gli agriturismi sono destinatari delle stesse agevolazioni che competono alle imprese agricole (sentenza n° 165/04/2009 Commissione Tributaria Regionale di Genova; sentenza n° 8851/2007 della Corte di Cassazione). Proprio su questo si intende aprire un dibattito mediante il quale rivedere un atteggiamento che, almeno al momento, è davvero penalizzante per chi fa impresa nel settore dell’agriturismo.