Prima condanna per 416 bis nei confronti di un clan della ‘ndrangheta a Roma, Legambiente: “Ottimo lavoro di Magistratura”

23 Ottobre 2013 0 Di redazione

Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
Ieri è stata portata a casa la prima condanna per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso nella provincia di Roma. Legambiente plaude al buon risultato del lavoro della Divisione Distrettuale Antimafia di Roma e dei Giudici del Tribunale di Velletri. Bene anche l’istituzione da parte della Regione Lazio dell’Osservatorio su Sicurezza e Legalità e l’impegno a continuare la collaborazione con l’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, entrambi preziosi strumenti di prevenzione e contrasto alle mafie.
“Una sentenza di condanna importantissima che mette drammaticamente in evidenza il livello di radicamento delle cosche nel tessuto economico e sociale della nostra Regione -ha dichiarato Valentina Romoli, vice presidente e responsabile ambiente e legalità di Legambiente Lazio-. Il clan Gallace, come si legge nel nostro rapporto ecomafia, è attivo nelle zone di Anzio e Nettuno ed opera nel ciclo dei rifiuti oltre che nel settore del traffico degli stupefacenti. L’incessante lavoro della DDA di Roma e dei giudici di Velletri ha portato a questo importante risultato, ora serve uno sforzo da parte delle istituzioni per azioni di presidio e controllo costante sul territorio. In questo contesto, facciamo i nostri migliori auguri a Giampiero Cioffredi, neo presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, dichiarando fin da subito la nostra disponibilità a collaborare e dare il nostro contributo sui temi della lotta al crimine ecomafioso. Su questo risulta altrettanto importante la decisione del Presidente Zingaretti di proseguire la collaborazione con il nostro Osservatorio Ambiente e Legalità per monitorare le diverse forme di illegalità ambientali commesse sul territorio, diffondere una più ampia cultura della legalità, raccogliere le segnalazioni dei cittadini ed elevare il sistema di prevenzione degli illeciti ambientali.”