Controllo sul trasporto animali vivi, la polizia stradale eleva sanzioni per 81mila euro

29 Gennaio 2014 0 Di redazione

Si é da poco concluso il lavoro della task force della Polizia Stradale di tutta Italia relativo al controllo sul trasporto degli animali vivi destinati alle tavole italiane.
In tutto il territorio nazionale, circa 400 pattuglie della Specialità della Polizia di Stato hanno effettuato controlli sui veicoli adibiti al trasporto di animali vivi verso i macelli. I controlli – che hanno interessato circa 1200 veicoli – hanno fatto riscontrare violazioni per un circa 81 mila euro di sanzioni amministrative.

In ambito provinciale la Sezione Polizia Stradale di Latina ha impiegato nr. 10 pattuglie in nr. 4 diversi servizi nel corso degli ultimi otto giorni. Le zone interessate dal transito dei veicoli destinati al trasporto specifico sono state quella di Pontinia, quella di Sabaudia e quella di Sezze-Priverno. Lungo le arterie SR 148, SR 156 e SS. 7 Appia e SS. 699 si sono eseguiti i controlli che ovviamente hanno poi interessato tutto il traffico pesante. Una quindicina i veicoli specifici controllati, di cui tre sanzionati in relazione alla mancanza di autorizzazioni sanitarie e alle pessime condizioni igienico-sanitarie dei cassoni adibiti al trasporto degli animali.

Animali maltrattati e in pessime condizioni di salute trasportati da autisti complici, verso macelli consenzienti, per poi finire sulle nostre tavole. Questo lo scenario in cui ha operato la task force della Polizia Stradale, in collaborazione con la L.A.V. (Lega Antivivisezione).
Il potenziamento dei controlli di legalità di tutta la filiera del trasporto animali per garantire la sicurezza alimentare e per accertare episodi di maltrattamento degli animali disposto dal Ministero dell’Interno risponde a un’esigenza comunitaria ancor più che nazionale. L’Unione Europea – già dal 2005 – ha tracciato delle linee guida in materia, invitando i Paesi appartenenti ad aderire al Regolamento 1/2005, entrato in applicazione dal 5 gennaio 2007 , in cui sono definite le regole da rispettare per ridurre al minimo lo stress a cui sono sottoposti gli animali, riconosciuti nel trattato di Lisbona come esseri dotati di sensi e sensibilità.
L’attività di contrasto delle irregolarità nel campo della sicurezza stradale e della tutela della salute e del benessere degli animali, è peraltro già oggetto di un protocollo d’intesa tra Ministeri dell’Interno e della Salute del 19 settembre 2011.
Se “ l’uomo è ciò che mangia” – secondo la formula di Feuerbachiana memoria – in tema di salute dei consumatori, sicurezza stradale e benessere degli animali costituiscono un binomio perfetto.