In conferenza stampa, D’Alessandro: “Sono stato vittima dei traditori”. Le reazioni della politica locale alla crisi e alle elezioni

In conferenza stampa, D’Alessandro: “Sono stato vittima dei traditori”. Le reazioni della politica locale alla crisi e alle elezioni

20 Febbraio 2019 0 Di Felice Pensabene

CASSINO – Ieri la conferenza stampa del sindaco D’Alessandro, in cui il Primo cittadino ha voluto far conoscere le ragioni della crisi che ha portato alla caduta della sua Amministrazione. Lo ha fatto senza peli sulla lingua: “Sono stato vittima dei traditori” lo ha detto chiaramente, senza giri di parole, il sindaco Carlo Maria D’Alessandro durante la conferenza stampa in sala Restagno, commentando le dimissioni in massa dei consiglieri comunali di opposizione e dei quattro dissidenti che hanno spalancato le porte verso le elezioni anticipate.

D’Alessandro ha ribadito che la crisi ha motivazioni che nulla hanno a che vedere con la politica: “Ci sono io e ci sono gli amici seduti qui con me, ha continuato, riferendosi ai presenti Dell’Omo, Calvani, Papa, Evangelista, Langiano, Tauwinkelova, Di Mambro, Langiano, Panaccione, Ranaldi e chi la mattina si sveglia e chiede cosa c’è per me”.  Il primo cittadino è stato molto vago sul suo futuro politico, pur lasciando aperto uno spiraglio su una sua eventuale ricandidatura: “Mi prenderò alcuni giorni per decidere insieme alla mia famiglia ed agli amici che mi sono rimasti vicini”. Fin qui le dichiarazioni di D’Alessandro, ma come ha reagito il mondo politico cittadino? Poco più di tre mesi ed i partiti guardano già alla prossima ed imminente campagna elettorale.

Il Pd festeggia «La liberazione della città di Cassino che adesso può dare il via ad un nuovo inizio così come, la storia ci insegna, è sempre riuscita a fare» lo fa attraverso i suoi dirigenti, che puntano «A mettere in campo una valida alternativa credibile a chi fino ad oggi ha (mal)governato la nostra Città. Riteniamo opportuno – secondo Marino Fardelli, Romeo Fionda e Armando Russo – la convocazione di un direttivo cittadino quanto prima consapevoli che gli errori passati siano da insegnamento, che le divisioni siano solo un vantaggio per altri, che i distinguo interni siano solo pretesti a favore di altri per asfaltarci politicamente parlando. Sarà nostra incontrare i consiglieri comunali e insieme decidere la data di un direttivo quanto prima perché è arrivato il momento delle scelte».

Più cauta la posizione di Fratelli d’Italia che secondo Angela Abatecola, portavoce del partito a Cassino, «La fine molto prematura dell’amministrazione D’Alessandro rappresenta l’epilogo di una somma irreparabile di errori, commessi da tutti gli attori del dramma vissuto dalla città di Cassino. Difficile, in questo momento, prevedere un futuro per la nostra città: c’è un centrodestra da costruire completamente su basi nuove, come diciamo ormai da tempo. Ora è necessario lavorare per una strategia precisa con un obiettivo condivisibile, lasciando l’apparente convergenza di alcuni con la sinistra al fatto occasionale. Ora è il momento dell’attenta riflessione. Noi siamo pronti: con le nostre idee, i nostri programmi, i nostri uomini, le nostre donne”.

Per il Carroccio il vice-coordinatore provinciale Gabriele Picano: «È finita la lenta agonia dell’amministrazione D’Alessandro. Ora guardiamo al futuro per dare alla Città un Governo autorevole e credibile: i nostri cittadini se lo meritano”.

Un tono pacato, quello del segretario provinciale del movimento dello Scarpone, Niki Dragonetti, «Non c’è nulla da festeggiare. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e pensare a ridare dignità e vita a Cassino che merita di più, molto di più. Debbo ringraziare pubblicamente Rossella Chiusaroli, Dino Secondino, Gianluca Tartaglia ed Antonio Valente che, con la loro firma di sfiducia, hanno dato possibilità ai cittadini di poter nuovamente scegliere un sindaco e una Giunta che abbiano realmente a cuore le sorti di Cassino. Il passato deve essere immediatamente lasciato alla spalle e per poter tornare ad essere fulcro di turismo, cultura ed economia oltre che di ambiente e vivibilità, dobbiamo essere uniti e soprattutto dalla parte della collettività e non degli interessi personali».

«E’ stato un peccato aver gettato a mare il progetto di centrodestra che aveva vinto le amministrative nel 2016. Ognuno è libero di prendere le decisioni come meglio crede ed allo stesso modo si assumerà le responsabilità delle proprie scelte. Adesso si ricomincia tutto da capo» la telegrafica posizione di Mario Abbruzzese.

F. Pensabene