Virtus battuta al Casaleno da Agrigento

Virtus battuta al Casaleno da Agrigento

12 Febbraio 2019 0 Di Felice Pensabene

Impossibile raccontare l’ennesima sconfitta casalinga della Virtus Cassino senza dover prendere in considerazione la prestazione insufficiente della terna arbitrale in questa 21^ giornata del campionato nazionale di Serie A2 Girone Ovest tra BPC Virtus Cassino e Fortitudo Agrigento. Un match vinto dalla squadra di Ciani, ma che gli uomini in grigio hanno probabilmente condizionato con chiamate senza dubbio più che discutibili, a favore della compagine siciliana nel finale punto a punto. Sono i numeri a dimostrarlo: 12 falli fischiati a Raucci e soci nell’ultimo quarto, contro i soli 6 di Agrigento; 20 tiri liberi assegnati ad Evangelisti e soci, rispetto ai soli 6 assegnati alla compagine di casa; 3 tecnici fischiati ai giocatori cassinati, nessuno invece alla compagine ospite; commenterà in conferenza stampa post-partita il Direttore Sportivo Leonardo Manzari: “perdere avendo tirato meglio di loro e avendo preso più rimbalzi rispetto a loro, ci porta ad una lettura univoca della gara: è stato più di qualche fischio assolutamente errato nel finale di gara che ha indirizzato la partita”.

La società cassinate non ci sta. Fino al prossimo mese di aprile, la formazione rossoblù è e rimarrà una delle squadre partecipanti al secondo campionato nazionale, e come tale, merita rispetto e parità di trattamento come qualunque altra partecipante a questo torneo.

Una partita combattuta ed equilibrata non può e non deve essere decisa da personaggi esterni rispetto ai giocatori e alle loro scelte sul campo. Quella vista al Casaleno è una gara da guardare e riguardare più volte, per far sì che gli accadimenti del PalaSport di Frosinone, non facciano più parte di questo finale di stagione su qualsiasi parquet italiano. Vittimismo? Sono i numeri a parlare, non polemiche non supportate da fatti.

Passando al difficile racconto della gara, Agrigento si presenta al match senza il centro titolare Zilli, con Ciani che decide così di adattare Cannon nello spot di ‘5’ affiancato da Bell, Ambrosin, Evangelisti e Sousa; lo starting five della BPC Virtus Cassino, è invece composto dai soliti Sorrentino, Raucci, Pepper, Castelluccia e Hall.

Parte meglio la squadra ospite, che nella prima frazione riesce ad imporre meglio il suo ritmo ed il suo gioco con i punti di Bell e Cannon, che portano gli ospiti al primo mini-intervallo sul 16-22. Come nel primo periodo, per i padroni di casa sono sempre i soliti Pepper e Hall a suonare la carica, coadiuvati da un ottimo Paolin, top scorer dei suoi a fine gara con ben 17 punti. Agrigento, però, risponde sempre colpo su colpo, riuscendo ad andare all’intervallo lungo sempre in vantaggio sul 40-45, grazie ai punti di Ambrosin, Bell, Guariglia e Sousa. Dagli spogliatoi esce una Virtus spenta, che nei primi 5 minuti di gioco subisce le sortite avversarie, ma nella seconda parte del quarto riprende la corsa verso la rimonta. Sono Hall e Paolin a mettere a segno i punti decisivi, mentre dall’altra parte sono sempre Cannon e Sousa a mantenere i padroni di casa a distanza di sicurezza: 51-56 il risultato alla penultima sirena. Al rientro in campo, Cassino non demorde e rientra ancora nel match. Hall, con due canestri strepitosi, trova il sorpasso (alla fine della gara, saranno 16 i punti per lui, con 16 rimbalzi, 4 assist e 5 falli subiti, prestazione monstre la sua, ndc), ma con Ambrosin e Pepe la Fortitudo ricuce il gap sul 56-56. Si materializza, così, la scempio arbitrale: fallo in difesa fischiato a Paolin su Bell, non in situazione di tiro, ma per gli arbitri sono due tiri liberi; in attacco fallo inesistente di sfondamento chiamato a Pepper che ridà il possesso agli ospiti; nella richiesta di spiegazioni, fallo tecnico al numero 32 cassinate, che esce dal match per 5 falli; sotto le plance, nel pitturato difensivo, non viene utilizzato lo stesso metro per Bell, che conquista un fallo sempre per mano di Paolin, con il numero 10 che era in una posizione più che corretta per la chiamata arbitrale di fallo di sfondamento; ancora in attacco, fallo fischiato ad Hall a rimbalzo, dopo un contatto inesistente con Cannon; nel gridare “non è vero” all’arbitro, viene fischiato un tecnico sempre al numero 7; non contenta, la terna arbitrale decide di dare un altro fallo tecnico alla panchina di coach Vettese.

Solo alcuni episodi di un racconto che potrebbe farsi terribilmente lungo. Non servono altre parole. Il risultato dice tutto e più di tutto, una conseguenza frutto del campo, ma soprattutto di quanto sopra descritto: Agrigento vince 69-75.

Il commento nella sala stampa del DS Manzari nel post-partita: “Faccio fatica ad essere calmo e tranquillo, ma devo provare ad esserlo. Non è la prima volta che in questi palcoscenici assistiamo a scempi del genere e francamente sono stanco di tutto ciò. Penso che il blasone alcune volte conti più di quanto accade sul parquet durante la partita, e non sono soltanto sensazioni, ma sospetti supportati da fatti. I falli in generale, i falli tecnici, i tiri liberi, fanno tutto parte di un calderone che non è la prima volta che ci vede come formazione soccombente. I fischi vanno sempre da una parte con noi, è naturale. Siamo Cassino… Chi siamo noi! Tutto ciò, però, non è corretto! E lo grido ad alta voce: non è corretto! Paghiamo le tasse come tutti, paghiamo gli stipendi dei nostri atleti sempre e comunque, siamo una società corretta in ogni nostro impegno e l’obiettivo di tutti è vederci sprofondare e affondare in serie B ? Lo faremo, ma con dignità. Alla Federazione fa comodo tutto questo? Io qualche domanda me la farei, se non altro questa partita la riguarderei attentamente. È davvero difficile fare delle settimane in questo modo: ti prepari alle partite e poi delle persone esterne ai protagonisti sul campo decidono come vogliono gli andamenti delle gare. È davvero assurdo. Ai ragazzi ho da rimproverare poco, escludendo qualche elemento con il quale dovrà essere fatto un discorso individuale. Adesso ci prepariamo a Trapani con un’altra settimana di allenamenti. (Dalla sala stampa si grida: “andiamo a giocare con l’under 20, tanto il finale già è scritto”, ndc) Vedremo cosa faremo con la squadra in questi giorni”.

Prossimo appuntamento per la Virtus Cassino, domenica prossima, sempre al Casaleno di Frosinone, contro la Pallacanestro Trapani.

 

 BPC Virtus Cassino – M Rinnovabili Agrigento 69-75 (16-22, 24-21, 11-13, 18-19)

BPC Virtus Cassino: Francesco Paolin 17 (5/6, 2/3), Dalton Pepper 16 (5/10, 2/8), Michael Hall 16 (4/6, 2/7), Davide Raucci 6 (3/5, 0/1), Luca Castelluccia 6 (0/0, 2/7), Gennaro Sorrentino 4 (1/2, 0/5), Angelo Guaccio 2 (1/1, 0/1), Tommaso Ingrosso 2 (1/3, 0/2), Davide Bianchi 0 (0/0, 0/0), Samuele Montagner 0 (0/0, 0/0), Emanuele Primerano 0 (0/0, 0/0), Sava Razic 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 5 / 6 – Rimbalzi: 42 13 + 29 (Michael Hall 16) – Assist: 19 (Dalton Pepper, Michael Hall 4)

All. VETTESE

M Rinnovabili Agrigento: Jalen Cannon 18 (5/9, 1/3), Dimitri Sousa 14 (5/10, 1/3), Amir Bell 12 (4/7, 1/4), Lorenzo Ambrosin 9 (2/6, 1/4), Edoardo Fontana 9 (3/4, 0/1), Marco Evangelisti 5 (1/1, 0/3), Tommaso Guariglia 4 (2/2, 0/0), Simone Pepe 4 (2/2, 0/5), Giacomo Zilli 0 (0/0, 0/0), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 15 / 20 – Rimbalzi: 32 8 + 24 (Jalen Cannon 10) – Assist: 11 (Lorenzo Ambrosin 4)

All. CIANI