Difendere lo stabilimento propellenti di Fontana Liri, il 15 maggio sit-in sotto il Ministero della Difesa

Difendere lo stabilimento propellenti di Fontana Liri, il 15 maggio sit-in sotto il Ministero della Difesa

13 Maggio 2019 0 Di Felice Pensabene

FONTANA LIRI – Inizia una tre giorni che si concluderà con un sit-in mercoledì 15 Maggio sotto il ministero della Difesa in via XX Settembre a Roma. Alla mobilitazione parteciperà in forma ufficiale anche l’amministrazione comunale di Fontana Liri. Lo si legge in un comunicato delle organizzazioni sindacali RSU aziendale FPCGIL – CISL FP – UILPA  – CONFSAL UNSA.

I lavoratori dello stabilimento militare propellenti di Fontana Liri, stanchi delle continue promesse non mantenute del rilancio dell’attività del sito, dei mancati investimenti e della totale assenza di programmazione avallata anche dall’ultimo piano triennale predisposto dall’AID, unitamente alla sistematica e continua riduzione delle attività che sta portando alla chiusura dello Stabilimento, con gravissime ripercussioni per il territorio, decidono di far sentire la propria voce.

Oggi la situazione è estremamente grave: continuano ad essere negate le risorse per promuovere l’adeguamento dei locali e degli impianti destinati a riprendere l’attività di produzione.

Addirittura nelle ultime settimane l’ultima decisione assunta, ovvero il blocco della centrale idroelettrica che garantiva un cospicuo introito al sito, indirizza il Propellenti verso una lenta agonia ed una inevitabile chiusura.

I sindacati ed i lavoratori, unitamente all’amministrazione comunale di Fontana Liri, sono fortemente preoccupati del destino dello Stabilimento Propellenti, da sempre fonte di ricchezza per l’economia locale.

Un territorio già depresso di per sè e pesantemente colpito dalla crisi degli ultimi anni, non può perdere ulteriori posti di lavoro.

Per questo motivo si fa appello al Ministro che una delegazione dei manifestanti possa essere ricevuta per rappresentare le problematiche sopra esposte e conoscere le intenzioni del Governo per il sito in questione.

Il governo che si definisce “governo del fare” dimostri di esserlo dando un segnale concreto e preciso.