Omicidio Mollicone, la procura di Cassino fa appello alla sentenza di assoluzione dei Mottola

30 Marzo 2023 0 Di redazione

Cassino – La procura della Repubblica di Cassino fa appello alla sentenza di assoluzione del maresciallo Franco Mottola e della sua famiglia in merito all’omicidio di Serena Mollicone, la 18enne di Arce uccisa il primo giugno 2001.

Dopo che la corte d’assise di Cassino ha assolto tutti gli imputati, Franco Mottola, il figlio Marco, la moglie Anna Maria, accusati dell’omicidio in concorso, la magistratura cassinate si rivolge alla corte d’appello di Roma motivando le sue ragioni in 275 pagine in cui sostiene l’attendibilità del brigadiere Santino Tuzi, poi morto suicida, in merito al fatto che la ragazza, il primo giugno 2001 “è entrata in caserma dove ha trovato la morte”.

Proprio quella versione, caposaldo dell’accusa, che non ha convinto la corte d’assise di Cassino. “Le dichiarazioni di Tuzi sull’abbigliamento della ragazza (dice di non aver visto le scarpe) sono compatibili con la visuale offerta dal punto in cui era di piantone”, dettagli forniti dal brigadiere che, secondo i pm appellanti sarebbero “frutto di un vissuto”.

Una serie di ricostruzioni che portano la procura cassinate a sostenere che “la condotta dei Mottola (tutti concorrente sul piano materiale e morale) è stata, non solo assolutamente anti-doverosa ma anche caratterizzata da pervicacia e spietatezza nel nascondere quanto realmente accaduto”.

Ermanno Amedei