Smart working e buoni pasto: facciamo chiarezza

Smart working e buoni pasto: facciamo chiarezza

4 Marzo 2023 0 Di redazione

Attualità – Lo smart working è una modalità di lavoro che, soprattutto durante il periodo della pandemia e del lockdown, ha permesso a molte aziende di tenersi a galla.

Con la fine della pandemia diverse imprese hanno deciso di mantenere questa tipologia di lavoro, che piace molto agli stessi dipendenti per i vari vantaggi che offre a livello pratico ed economico.

In questo modo le persone non hanno la necessità di recarsi fisicamente sul posto di lavoro, o almeno non tutti i giorni, e possono svolgere le normali attività e mansioni lavorative direttamente da casa, risparmiando soldi e tempo.

C’è però una questione sulla quale si dibatte ancora a lungo e che ha lasciato in sospeso molti dubbi e molte domande. Le persone che lavorano in smart working possono accedere ai buoni pasto?

Molto si è detto sulla questione e, per fare chiarezza, è opportuno leggere l’articolo di approfondimento per conoscere meglio e capire i buoni pasto come funzionano.

Ulteriori indicazioni ce le dà il Protocollo Nazionale sul Lavoro in Modalità Agile, emanato il 7 dicembre 2021, il quale spiega che tutti coloro che lavorano hanno diritto alle stesse forme di welfare aziendale.

In sostanza quindi anche chi opera in regime di smart working può accedere tranquillamente ai buoni pasto, a maggior ragione se sono previsti nei contratti collettivi o da accordi diretti tra le aziende e i sindacati.

Negli altri casi il datore di lavoro in realtà non è tenuto a fornire i buoni pasto ai dipendenti che lavorano in modalità agile, ma lo può comunque fare. Questo è valido però esclusivamente per il settore privato, ma non per il settore pubblico, dove non è possibile fruire dei buoni pasto in regime di smart working.

Per quanto riguarda l’erogazione e la fruizione del servizio, non cambia assolutamente nulla. I dipendenti che lavorano in modalità agile possono usare i buoni pasto quando vogliono, anche al di fuori degli orari di lavoro, presso ristoranti, bar e self-service.

Se lo desiderano possono usarli anche per fare la spesa al supermercato o negli e-commerce, oppure ordinare il cibo e farselo portare direttamente a casa.

Questa tipologia di servizio offre importanti vantaggi tanto ai collaboratori quanto alle stesse aziende. I dipendenti, anche da casa, possono consumare i loro cibi preferiti, così da essere ancora più produttivi e motivati sul lavoro. Da non dimenticare i vantaggi di natura economica, poiché non viene minimamente intaccato lo stipendio del collaboratore e tale benefit non rientra nel conteggio del reddito.Le aziende a loro volta hanno dipendenti felici e produttivi, che sviluppano un maggior senso di fedeltà nei confronti del datore di lavoro. Inoltre ottengono considerevoli benefici fiscali, poiché possono scalare i costi sostenuti senza aggravare ulteriormente il budget aziendale.