Prestito con delega: un finanziamento per i lavoratori dipendenti

Prestito con delega: un finanziamento per i lavoratori dipendenti

30 Ottobre 2023 0 Di redazione

Attualità – Il prestito con delega, noto anche come delegazione di pagamento, è una tipologia di prestito personale a titolo oneroso non finalizzato (il debitore non è tenuto a motivare la richiesta di denaro e non dovrà quindi presentare giustificativi di spesa) a tasso fisso con rata costante, ovvero con piano di ammortamento alla francese. In altri termini, per tutta la durata del prestito la rata sarà sempre del medesimo importo e, man mano che si procede con i pagamenti, aumenterà la quota capitale e si ridurrà quella degli interessi.

Un prestito con delega in piccole rate è detto anche doppio quinto o doppia cessione del quinto poiché consente di eccedere alla quinta parte dello stipendio netto (il 20%), arrivando a raggiungere al massimo i due quinti di esso (il 40%). Per inciso, questa forma di finanziamento, destinata ad alcune tipologie di dipendenti, può coesistere anche con altre trattenute in buste paga, a condizione che la somma trattenuta totale non ecceda il 50% dello stipendio netto.

Il prestito con delega è un finanziamento a lungo termine: la durata minima è infatti 24 mesi, mentre quella massima è di 120 mesi. Le scadenze intermedie possibili sono generalmente le seguenti: 36, 48, 60, 72, 84, 96, 108 mesi.

Chi può richiedere il prestito con delega?

Questa forma di finanziamento può essere richiesta dai dipendenti statali, dalla gran parte dei dipendenti pubblici e anche da quei dipendenti privati assunti a tempo indeterminato che lavorino per un’azienda che accetti di trattenere una doppia rata (quella relativa alla cessione del quinto e quella relativa al prestito con delega).

Per la concessione di un prestito con delega devono essere soddisfatti vari requisiti fra cui una determinata anzianità di servizio oppure un trattamento di fine rapporto accantonato presso l’azienda o, ancora, un fondo di previdenza integrativa.

Come nel caso della cessione del quinto dello stipendio, la rata mensile viene trattenuta dallo stipendio del debitore.

Diversamente dalla cessione del quinto, il prestito con delega non è previsto per quanto riguarda i pensionati. Questo perché gli enti pensionistici non hanno accettato la possibilità della trattenuta di una doppia rata sulla pensione.

Polizze assicurative a garanzia del debito

Fra le garanzie che la banca richiede per questa tipologia di prestito vi sono sia la polizza rischio vita, che serve a garantire il mancato adempimento dell’obbligazione contratta dal debitore qualora egli venga a mancare prima che il finanziamento scada, sia la polizza rischio impiego che garantisce la banca dal mancato adempimento dell’obbligazione a causa della risoluzione del rapporto di lavoro quale ne sia il motivo. Questa polizza garantisce il pagamento della parte del debito residuo eventualmente non coperta dal TFR (il prestito con delega prevede la costituzione di un vincolo sul trattamento di fine rapporto). La compagnia assicurativa ha il diritto di rivalsa nei confronti del debitore.

Perché il prestito con delega è richiesto frequentemente?

Il doppio quinto è una forma di finanziamento richiesta con una certa frequenza dai dipendenti perché permette di ottenere ulteriore liquidità anche nel caso sia stato stipulato un contratto di cessione del quinto sullo stipendio, ma anche perché non è necessario fornire alcun giustificativo per la richiesta di denaro e non viene richiesta un’eventuale ipoteca su un proprio immobile.