Macellaio e strozzino finisce in carcere

14 Aprile 2010 0 Di redazione

Costretta a trasferirsi da Ferentino in una città del nord dopo aver subito minacce, estorsione e violenze, la perdita della casa e dell’attività commerciale; Stanca di vivere per dieci anni nel terrore, una coraggiosa madre di famiglia non ha resistito e ha denunciato alla guardia di finanza il suo aguzzino. Un usuraio di 51 anni di Ferentino finito in carcere all’alba al termine di una scrupolosa attività di indagine. Denominata “Bad Meat”, l’operazione di polizia tributaria in meno di due anni ha ricostruito il patrimonio di un uomo che celava dietro la professione di macellaio, con un reddito di 18 mila euro annui, un giro d’affari usuraio che supera i 13 mln di euro. Denaro, terreni e case razziati ad imprenditori della zona impossibilitati a pagare interessi pari al 600% annui. IL macellaio di Ferentino non faceva sconti a nessuno amici e parenti stretti finivano nella sua rete dietro il sorriso amico del prestito. Florindo Di Mario possedeva anche illegalmente un arsenale, asce coltelli ed una pistola che esibiva spesso e volentieri per far capire alle vittime l’aria che tirava se i soldi non entravano in cassa. Sei le vittime, tutti imprenditori, professionisti operanti nelle province di Roma Latina e Frosinone che hanno spontaneamente seguito la denuncia della donna di Ferentino consentendo la ricostruzione perfetta di conti, movimenti e azioni dell’usuraio. L’aspetto importante sta nel fatto che, al termine di quest’ultimo anno di incessanti indagini patrimoniali, coordinate dal Pm dott. Tonino di Bona, il gip Del tribunale di Frosinone dott.ssa Marzano ha emesso un provvedimento di sequestro dei beni mobili e immobili e l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’imprenditore Ferentinate e alla notifica di cinque avvisi di garanzia. Il macellaio di Ferentino sarà ascoltato nei prossimi giorni. Mentre i sequestri dell’operazione “Bed Meat” sono ancora in corso, 60 un finanzieri in azione, 25 le pattuglie per una indagine senza precedenti in Ciociaria secondo quanto afferma il PM dott. Tonino di Bona: “Si tratta di un’operazione importante dal punto di vista della consistenza del sequestro che ha doppia valenza: per Sproporzione e per Equivalente. Sproporzione rispetto alla esigua dichiarazione dei redditi presentata del macellaio di Ferentino e poi rispetto al grande patrimonio acquisito dall’imprenditore”.
Tamara Graziani