Il fiume Tevere, una risorsa per la regione

13 Ottobre 2010 0 Di redazione

ROMA – E’ una pubblicazione scientifica ad alta divulgazione l’ultima ricerca realizzata dall’Associazione culturale “Progetto Arkés”. Inserita nella collana Il mito e la Storia della casa editrice Esedra l’opera tratta gli aspetti geomorfologici, idrici e naturalistici di un ampio tratto della bassa valle del Tevere e mette in evidenza la ricchezza delle fonti di acque oligominerali e termali alcune delle quali vantano una presenza millenaria nella città di Roma; all’analisi delle loro proprietà, al loro valore economico, all’incidenza di questo settore nel mondo della pubblicità, all’impatto della cultura ecologista nel settore dell’edilizia viene dedicata gran parte dello studio. La monografia arricchisce la bibliografia delle opere dedicate a questo fiume che ha occupato un ruolo importante anche nelle arti letterarie di cui si richiamano fatti e aneddoti in vari box. Un’appendice fotografica è stata dedicata all’attraversamento del fiume nella città di Roma. Una scelta editoriale che distingue tutte le recenti pubblicazioni curate da Rita Padovano. Questo volume – che ha visto il coinvolgimento delle Autorità di bacino del Tevere, la Segreteria Tecnica del ministero dell’Ambiente – è parte del  patrimonio di ricerche volute dalla Regione Lazio – Ass.to alle Attività Produttive. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione scientifica con l’Università Aurel Vlaicu di Arad (Romania) ed ha ricevuto il sostegno della Direzione Generale dei Beni e Attività Librarie del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’opera è:Territorio e Terme della bassa valle del Tevere. Molti gli autori che hanno collaborato alla realizzazione di questa importante opera di alta divulgazione: Cristina Villani, Antonella Molinaro e Federica Marchetto (L’acqua e la natura geologica del territorio; Ricchezza e vulnerabilità del territorio), Renata Sanzi (Le caratteristiche delle acque minerali e oligominerali delle acque della bassa valle del Tevere), Sara Petrichella (Arte, design, aspetti tecnico-funzionale degli impianti termali), Francesco Colzi (Economia e marketing delle acque minerali), Roberta Di Ruscio (Acque minerali: motivazioni e risvolti di un moderno fenomeno italiano), Eugenia Tigan e Oana Maria Brinzan ( Le particolarità e le caratteristiche pedologiche e climatiche della flora e della fauna del territorio della bassa valle del Tevere), Antonella Canini e Daniela Leopardi (La flora ripariale del Tevere) Riccardo Gugliotta (Roma: la città del fiume). Alla presentazione della ricerca che avverrà a Roma il 18 ottobre, presso la sala Trevi “Alberto Sordi” del Centro Sperimentale di Cinematografia, vicolo del Puttarello, 25, alle ore 16,30, parteciperanno Il Magnifico Rettore dell’Università Aurel Vlaicu di Arad (Romania) Lizica Mihiut, il Magnifico Rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma Luigi Frati,  il Preside della Facoltà di Scienze dell’Università Tor Vergata di Roma Maurizio Paci. Ai lavori porterà il saluto la responsabile delle Relazioni Esterne del Gruppo Cremonini Claudia Cremonini. A moderare i lavori sarà Simona Grossi – Giornalista GR1-Radio Rai. All’iniziativa parteciperanno due assessori della Regione Lazio: quello alle Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti Pietro Di Paolantonio e quello dell’Ambiente e sviluppo sostenibile: Marco Mattei Costruito tra storia e tendenza, ecologia ed economia questo volume propone un interessante disamina sulla cultura del benessere che ha reso possibile la nascita di numerose aziende dedicate all’imbottigliamento delle acque minerali che negli ultimi decenni hanno puntato molto a valorizzare il loro brand attraverso studi accurati del packaging che agisce da filtro comunicativo con il consumatore. Infatti, il mondo delle acque minerali, impegna esperti di marketing e pubblicità a lavorare in sincrono, per studiare i comportamenti di consumo e trovare soluzioni che catturino i consensi del pubblico delle bollicine. Come un abito sartoriale sapientemente cucito da mani esperte, la stesura del libro è frutto del lavoro di un qualificato team di esperti, che hanno contribuito a vario titolo e, soprattutto, hanno creduto nella realizzazione del progetto.Vincente il metodo della multidisciplinarietà, adottato da Rita Padovano – Presidente di Progetto Arkés e coordinatrice della ricerca che  il 4 novembre riceverà, con una solenne cerimonia,  il Dottorato di Honoris Causa in Scienze Umanistiche dall’Università Aurel Vlaicu di Arad – che consente di offrire un articolata e variegata immagine di un territorio, di coglierne la ricchezza e di studiarne le fragilità.Lo studio si inserisce all’interno di un percorso di conoscenza su temi storici ed ambientali che l’Associazione culturale Progetto Arkés da diversi anni sta promuovendo su tutto il territorio della Regione Lazio.