Depurazione dell’acqua, Codici avvia una class action contro l’Ato

13 Dicembre 2010 0 Di redazione

Numerosi cittadini di Frosinone si sono rivolti all’associazione CODICI per denunciare che ad oggi non è loro pervenuto alcun rimborso delle somme pagate e non dovute in merito all’assenza del servizio di depurazione e questo nonostante la normativa vigente in materia di restituzione delle somme della depurazione dell’acqua.

Difatti, con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 30 settembre 2009, in attuazione della legge 27 febbraio 2009 n. 13, il Ministero ha stabilito i criteri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione, stabilendo anche l’obbligo di informare gli utenti rispetto al diritto della restituzione. Il termine della restituzione è di 120 giorni dalla data in vigore della legge.

“In seguito a tale normativa e data la scadenza del termine di restituzione – dichiara Luigi Gabriele, Segretario Provinciale CODICI Frosinone – abbiamo inoltrato all’AATO di Frosinone una istanza di accesso agli atti per acquisire tutti gli elenchi degli utenti non serviti da impianti di depurazione nonché tutti gli atti posti in essere dalle Autorità d’Ambito al fine procedere alla restituzione delle somme che i cittadini hanno versato, nonostante tali somme non fossero dovute”

La Autorità in questione ci risponde che “alla data odierna, non sono stati messi a disposizione, dal Gestore, gli elenchi (…)”, e che per tanto per ora le informazioni richieste da CODICI non sono disponibili.

“Con questo comportamento – conclude Gabriele – l’Autorità d’Ambito non interviene o comunque ritarda il proprio intervento, ledendo quelli che sono i diritti degli utenti. Inoltre, il termine perentorio per la restituzione delle somme di 210 giorni è stato ampiamente superato. Dato il palese ed evidente danno ai consumatori di Frosinone CODICI avvia una azione collettiva risarcitoria diffidando i legali rappresentanti pro tempore dell’Autorità d’Ambito in oggetto ad individuare, entro il termine massimo di 90 giorni, gli importi con i relativi interessi che i gestori dovranno restituire ad ogni singolo richiedente avente diritto. Inoltre, diffida il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che non ha esercitato i suoi poteri nominando un commissario “ad acta” e il Ministro dell’Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo a conoscenza di tali inadempimenti.