A.S. La COBAS: “Fiat, le aziende dell’indotto di Cassino soffocano!”
29 Agosto 2012Dall’A.S.La COBAS riceviamo e pubblichiamo:
I dati di vendita delle auto prodotte nello stabilimento di Piedimonte San Germano continuano ad essere negativi e i piani per il futuro dello stabilimento sono cambiati più volte. Così, di rinvio in rinvio, l’indotto soffoca. Tutto l’automotive arranca e ormai pochissimi credono in una ripresa imminente.
Molte aziende non hanno più la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori e hanno deciso di chiudere la produzione .
Siamo in balia dei piani fumosi di Marchionne e delle sue non scelte!
Occorre trovare una soluzione che preveda ammortizzatori sociali in modo da traghettare gli operai al 2013.
A.S.La COBAS respinge eventuali licenziamenti e ha chiesto alla Regione Lazio di predisporre la cassa in deroga per tutto il 2013.
12 mesi di cassa integrazione per permettere alle imprese una riorganizzazione aziendale.
Le aziende che fanno ricorso agli ammortizzatori da metà 2008 non hanno gli strumenti per reggere tempi di crisi così lunghi.
La Lear , tra le aziende dell’indotto, è una multinazionale, ha spalle meno stretto di altre; lì un percorso è stato almeno avviato. Altre rischiano, invece, di non farcela.
Nell’automotive Cassinate il 60% delle imprese sta ricorrendo alla cassa integrazione coinvolgendo 15 mila lavoratori.
Bisogna intervenire al più presto , se no in 16 mesi rischiamo di portare l’indotto a un livello di indebolimento tale da rendergli difficile una ripresa una volta riavviata la produzione .