Ernesto Fisucci, lascia l’IdV e ne spiega le ragioni

17 Dicembre 2012 4 Di Felice Pensabene

Dopo la conferenza stampa tenuta a Frosinone dal neo partito Diritti e Libertà,  dopo l’On. Anna Maria Tedeschi,  l’On. Massimo Donadi, portavoce del partito e del Senatore Pedica, mi sento anche io in dovere, viste tutte le mie attività all’interno dell’IdV, di fare alcuni chiarimenti politici. Ormai anche la trasparenza dell’IdV sta dando modo a molti iscritti come me di fare una riflessione seria sulle ultime vicende politiche e non. Non ho nulla da rinnegare sul mio percorso politico all’interno dell’IdV, tranne qualche scelta di valutazione di personaggi ambigui che me ne assumo la responsabilità. Pensavo che all’interno dell’IdV, si potesse finalmente raggiungere il bene comune, quella politica fatta tra la gente, con la gente, ma evidentemente mi sbagliavo. Finora ho visto solo fare una politica di personalismi, una politica dell’apparire a tutti i costi che fortunatamente mi ha fatto aprire gli occhi e seguire in modo impeccabile l’operato dell’On  Anna Maria Tedeschi. Non è stato facile prendere questa decisione e ancor di più all’On Tedeschi che fino a qualche giorno fa ha tentato di fare piazza pulita degli ultimi marciumi e di fare ancora più chiarezza sulla vicenda Maruccio, ma come dice il proverbio, al Presidente Di Pietro ed ai dirigenti del partito, da un orecchio gli entrava e dall’altro gli usciva. Allora se questa pulizia e chiarezza non è possibile averla, una persona onesta, trasparente, limpida con l’On Tedeschi, nient’altro poteva fare che dire “non posso far parte di un partito dove sventola legalità e trasparenza e mi ritrovo un Maruccio al mio fianco”. Molti oggi si riempiono la bocca dicendo che questo passaggio è solo per la poltrona. Signori miei, in Diritti e Libertà non c’è nessuna poltrona, c’è quella parte pulita dell’Italia dei Valori che non ha più voluto fare una politica populistica e padronale, ma di fatti. Credo che il Presidente Di Pietro abbia fatto molti errori ed è giunto il momento di dire basta agli attacchi gratuiti al Presidente  Napolitano, se voleva fare il Magistrato, poteva continuare a farlo, no che da sentenze da Magistrato facendo il politico. Basta all’innamoramento dell’Idv con il Movimento 5 Stelle, oggi dice a Grillo che se pur dice cose giuste, non può rappresentare l’Italia e il giorno dopo lo corteggia. Sbatte la porta in faccia a Bersani mettendo in rete che è uno zombie e il giorno dopo ancora li a corteggiarlo, insomma oggi dice una cosa, domani ne fa un’altra. Questo lo fa Berlusconi, non lo può fare un partito serio di centrosinistra. Basta all’epoca dei partiti padronali, dell’uomo solo al comando in cui non c’è democrazia, la legge elettorale vigente è la prova che chi non ha democrazia al proprio interno non può produrre democrazia nel Paese. Diritti e Libertà ha già aperto un dialogo serio e costruttivo con Zingaretti (PD), sicuro Presidente della Regione Lazio. Sentire dallo stesso Zingaretti che l’On Tedeschi è stata l’unica a fare una politica seria e trasparente in mezzo alla gente, non fa che onore a me di sostenere una persona così. In molte regioni italiane si apprestano ad aderire a Diritti e Libertà, solo nel Lazio, l’80% dell’IdV è già con noi. Dico anche basta a tutte queste raccolte firme, che anche il sottoscritto ha fatto, ma solo ora capisco che anche quello è populismo e basta, infatti basta semplicemente rinunciare ai finanziamenti pubblici senza tanti raggiri per poi mantenere comunque quei finanziamenti. Diritti e Libertà al primo punto dello statuto scrive espressamente che rinuncia a qualsiasi forma di finanziamento pubblico, questa è trasparenza. Ovviamente dopo questo, non posso negare che per me uno dei motivi principali è anche la ormai totale non convivenza con il consigliere comunale locale dell’IdV. Non si può fare politica accanto a chi pensa solo di apparire e promuovere iniziative strettamente personali. Un partito o esiste o non esiste. Dopo mesi e mesi che chiedo un incontro locale con gli iscritti per definire le linee guida e una votazione per dare vita alla tanto sospirata struttura politica con inaugurazione della sede locale, mai avuta una risposta concreta, ed oggi dico meno male. Non è accettabile che il sottoscritto insisteva per coinvolgere più persone della società civile e puntualmente la risposta del consigliere era “no, quello non è buono, quello non è corretto, quello non è serio, quello mi ha trattato male, quello è opportunista ecc….”ma insomma, nessuno è buono in questa nostra città? Oggi capisco perché.  Basterebbe dire che alla mia proposta di affiancare una persona seria come l’Avv. Ivan Caserta come eventuale capolista a Pontecorvo, ebbe la pronta risposta  “ma sei matto, io con quello non ci sto” poi invece, da dietro le quinte mi faceva partecipare a riunioni con tutta la minoranza. Mi affiancavo a progetti per il bene comune a sostegno della battaglia per l’ospedale dando massima disponibilità e anche qui, “ma sei matto, tu Prignani non lo conosci, lascia perdere”, poi il giorno dopo lei esce sui giornali facendo analisi sulla sanità….Cercavo collaborazione in vari fronti con l’attuale Giunta Notaro ed anche qui solite risposte. Ma dico, è questa allora la politica per il bene comune? E’ questa la politica basata sulla trasparenza? Non ho più voglia di scherzare, da oggi si volta pagina, continuando la mia attività, spero propositiva portata fino ad oggi a Pontecorvo, collaborando nel giusto modo con tutti, a prescindere dalle casacche politiche, dissociandomi totalmente dalla politica finora portata avanti dal consigliere IdV…..solo così sono sicuro di ottenere una politica per il bene comune. Nei prossimi giorni, contatterò quella società civile che vorrà partecipare ad un nostro primo incontro a Pontecorvo con l’On Tedeschi e salvo impegni del Senatore Pedica. Vuole essere un primo appuntamento di una lunga serie e con affianco l’On Tedeschi, Pontecorvo sa benissimo di essere rappresentata al massimo. Concludo dando finalmente una direttiva per le prossime consultazioni elettorali:  “appoggio incondizionato a Zingaretti alla Regione Lazio e a Bersani alle politiche”, cosa che finora nell’IdV non è stato possibile dire e fare.