Pillole contraccettive: quattro morti a causa della pillola Diane 35 in Francia
28 Gennaio 2013Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo.
Nell’attività informativa quotidiana a tutela della salute, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti†riporta una notizia apparsa oggi sulla stampa francese secondo cui l’agenzia del farmaco transalpina (ANSM) avrebbe confermato la morte di quattro donne “a causa di trombosi venosa associata all’uso di Diane ®-35” un tipo di pillola contraccettiva. Sospettate di essere all’origine di complicazioni mediche, quando sono prescritte senza alcuna precauzione, qualcuno ha azzardato a dire che le pillole di terza e quarta generazione possano essere anche fatali. L’agenzia del farmaco in data odierna ha confermato, in parte, quanto riportato ieri dal popolare quotidiano Le Figaro domenica. Sabato, infatti, il giornale parigino aveva riferito di sette decessi correlati al trattamento per l’acne con la stessa pillola dei laboratori Bayer normalmente utilizzata a partire dal 1987 per il controllo delle nascite.
L’ente francese ha anche detto che in relazione agli altri tre “casi citati, la causa della morte è legata a patologie sottostanti dei pazienti interessati”, aggiungendo che sono in corso analisi specifiche per la revisione dei rischi e benefici di questo tipo di medicinale.
La cosa più preoccupante è l’esistenza di un legame di causa ed effetto. Le vittime avevano tra i 18 e i 42 anni e “L’agenzia ritiene che, per 4 di 7 casi, il farmaco è chiaramente quello in questione”. Questa pillola ha la particolarità di essere usata sia come un contraccettivo, ma anche come un trattamento per l’acne. “Tra questi sette casi, la principale causa di morte di Diane 35 è legata ad eventi tromboembolici venosi. Sono stati evidenziati tre casi di morte per embolia (o sospetto di embolia polmonare) e un caso di trombosi cerebrale ” ha evidenziato il Le Figaro. La notizia ha fatto finire nuovamente sotto l’occhio del ciclone l’azienda farmaceutica tedesca Bayer, già sotto inchiesta per un’altra pillola, chiamata Merlin. L’ufficio del procuratore di Parigi aveva aperto un’inchiesta dopo la prima denuncia depositata nel mese di dicembre da Marion Larat, venticinquenne riconosciuta invalida al 65% a causa di un ictus. A seguito di questa denuncia, ne sono state depositate giovedì scorso altre 14 per casi analoghi presso il Tribunale di Bobigny anche se alcune associazioni a tutela delle vittime hanno affermato che sono pronti almeno altri esposti, ma hanno preso atto con soddisfazione che il governo francese attraverso l’agenzia di vigilanza sui farmaci abbia rilevato la gravità del problema ed avviato indagini ed analisi.
Alla luce di tale notizia, Giovanni D’Agata chiede all’Agenzia Italiana per il farmaco (AIFA) di fare altrettanto anche perché in Italia la pillola in questione é disponibile previa prescrizione sotto i marchi di Diane 35, Minerva e nella versione non di marca sotto il nome di Ciproterone acetato / Etinilestradiolo ed invita tutte le donne che la prendono a ricorrere sempre alla supervisione di un medico in caso di utilizzo.