Rifiuti da Roma, Ottaviani: Pronti ad uscire dalla Saf

Rifiuti da Roma, Ottaviani: Pronti ad uscire dalla Saf

16 Gennaio 2018 0 Di redazione

FROSINONE - “L’assemblea dei soci della Saf (composta dai 91 sindaci dei comuni e dalla Provincia) si è riunita ieri nel salone di rappresentanza di palazzo Iacobucci. Dopo una lunga discussione, 35 sindaci,  quasi tutti dell’area del Partito Democratico, hanno accolto favorevolmente la proposta del sindaco di Castrocielo, Filippo Materiale, che concede due mesi di proroga all’ingresso dei rifiuti provenienti da fuori provincia, in attesa del nuovo piano industriale”.

Lo si legge in una nota del comune di Frosinone.

“Sono invece  17 i sindaci contrari alla scelta della Saf,  tra i quali il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che hanno respinto tale prospettiva denunciando, ancora una volta, la sudditanza psicologica e politica di alcuni sindaci della provincia di Frosinone, rispetto alle imposizioni e agli interessi della Capitale”.

“È assurdo ed inconcepibile assistere, ancora una volta, alle genuflessioni ed alla svendita del territorio da parte di alcuni amministratori comunali della nostra provincia, quando alzano il telefono i soliti potentati romani, come l’azienda  Ama o la Capitale – ha dichiarato nella nota il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – Portare avanti una proroga per due mesi, in attesa di un piano industriale farlocco significa tentare di prendere in giro i residenti della nostra provincia. Senza considerare, poi, l’ulteriore circostanza delle maggioranze spurie e anomale che si formano nell’assemblea della Saf, ove il conteggio viene effettuato sul numero dei sindaci e non sulla quantità di popolazione rappresentata. Se la scelta folle di continuare a passare la scopa sul tappetino della Capitale dovesse essere confermata da certi amministratori,  ribadiremo, insieme ad altre amministrazioni comunali, la volontà di uscire dalla Saf, attivando la relativa procedura e recedendo da una società alla quale, oggi, si vorrebbe far produrre solo profitti, senza la minima valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute dei nostri cittadini”.

“Questi i primi cittadini, ovvero le amministrazioni comunali – si legge nella nota – favorevoli alla proroga dell’accettazione della spazzatura proveniente da Roma:

Acquafondata, Acuto, Alvito, Amaseno, Anagni, Atina, Belmonte Castello, Campoli Appennino, Castrocielo, Collepardo, Colle San Magno, Esperia, Falvaterra, Ferentino, Fontana Liri, Fumone, Giuliano di Roma, Guarcino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Paliano, Patrica, Posta Fibreno, San Biagio, San Donato Val Comino, Sant’Andrea del Garigliano, Santopadre, Supino, Terelle, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Veroli, Vicalvi,Vico nel Lazio, Villa Santo Stefano.