Da Bolzano a Bangkok per vivere a pieno il misticismo orientale e abbandonare il raziocinio occidentale. La scelta di Iris Franceschini Fera
22 Agosto 2025Bolzano – Sospesa tra Bolzano e Bangkok, tra Alto Adige e Thailandia, ma più in generale tra il raziocinio occidentale e il misticismo orientale. Iris Franceschini Fera, psicologa altoatesina, ha preso la sua decisione: «Andrò a vivere a Bangkok e continuerò a seguire i miei pazienti via internet».
Non rinnega Bolzano, che definisce «una città dalle enormi bellezze e che offre vantaggi per una vita agiata», ma sente che tra lei e l’Oriente «esiste un’appartenenza d’animo». Non parte perché «Bolzano mi sta stretta», precisa, «ma perché mi sta stretto il pensiero occidentale, con il suo moralismo, il razionalismo, l’ipocrisia e il cattolicesimo preconciliare. A Bolzano c’è un livello di civiltà difficile da trovare altrove, anche se purtroppo sta cambiando. Inutile negare gli effetti di un’immigrazione indiscriminata che non ha giovato alla città. Forse avremmo dovuto fare di più noi, ma il problema resta. La microdelinquenza ne è il sintomo».
Nel 2010 aveva tentato di dare il suo contributo alla politica candidandosi al Senato della Repubblica, senza però ottenere successo.
Sul perché abbia scelto Bangkok non ha dubbi: «Perché rappresenta la perfetta integrazione tra India e Giappone: è elegante come il Giappone, mistica come l’India, senza la sporcizia dell’India e senza la rigidità del Giappone».
L’Oriente ha influenzato la psicologa anche sul piano professionale, portandola a sintetizzare un approccio terapeutico che «va oltre il semplice superamento della nevrosi dei miei pazienti, per arrivare a comprendere i loro punti di debolezza e trovare il nodo in cui il filo si è ingarbugliato, per poi dipanarlo». Un metodo che ha chiamato “Destiny Clearing” e che è anche il titolo del suo libro: un compendio di teoria e pratica in cui racconta il suo “sistema” e la sua esperienza.
Una visione complessiva della vita che non è maturata con l’età, sottolinea, «ma che ho sempre avuto. Ho studiato in Italia e non ho mai rinnegato la mia formazione professionale. Ero già ‘orientale’ ancora prima di cominciare gli studi».
All’Occidente rimprovera una strategia perdente: «Affrontare problemi nuovi con strumenti vecchi. Ci si affida al pensiero logico e razionale, ereditato dalla cultura classica. Invece bisogna andare oltre il conosciuto, aprirsi anche a soluzioni imprevedibili, con un approccio intuitivo, meno incistato nell’angoscia di morte che rende predominante il detto mors tua vita mea, perché si concepisce l’esistenza come un’unica cartuccia da sparare. Tutti argomenti che – conclude – se li avessi esposti nel Medioevo, mi sarebbero valsi il rogo. Oggi, per fortuna, non è più così».
Ermanno Amedei
Von Bozen nach Bangkok, um die östliche Mystik voll auszuleben und die westliche Rationalität hinter sich zu lassen. Die Entscheidung von Iris Franceschini Fera.
Zwischen Bozen und Bangkok, zwischen Südtirol und Thailand – aber eigentlich zwischen westlichem Rationalismus und östlicher Mystik. Iris Franceschini Fera, Psychologin aus Südtirol, hat ihre Entscheidung getroffen: „Ich ziehe nach Bangkok und werde meine Patientinnen und Patienten weiterhin online betreuen.“
Bozen verleugnet sie nicht. Sie nennt es „eine Stadt von enormer Schönheit, die ein angenehmes Leben ermöglicht“, aber sie spürt eine tiefere Verbundenheit mit dem Osten: „Es ist eine seelische Zugehörigkeit.“ Und sie stellt klar: „Ich gehe nicht, weil mir Bozen zu klein ist, sondern weil mir das westliche Denken zu eng ist – mit seinem Moralismus, Rationalismus, seiner Heuchelei und dem vorkonziliaren Katholizismus.“
Trotzdem: „Bozen hat ein Niveau an Zivilisation, das man anderswo kaum findet, auch wenn sich die Stadt leider verändert. Die Folgen einer unkontrollierten Zuwanderung sind nicht zu leugnen. Vielleicht hätten wir selbst mehr tun müssen, aber das Problem bleibt. Kleinkriminalität ist nur ein Symptom.“
2010 versuchte sie sogar, politisch etwas zu bewegen – als Kandidatin für den italienischen Senat. Erfolg blieb aus.
Warum Bangkok? Für Franceschini Fera keine Frage: „Weil es die perfekte Mischung aus Indien und Japan ist: so elegant wie Japan, so mystisch wie Indien – aber ohne den Schmutz Indiens und ohne die Strenge Japans.“
Auch beruflich hat sie der Osten geprägt. Sie entwickelte einen eigenen therapeutischen Ansatz, der, wie sie sagt, „über das bloße Überwinden von Neurosen hinausgeht. Es geht darum, die wunden Punkte zu verstehen und den Knoten zu lösen, an dem der Faden verheddert ist.“ Sie nennt das „Destiny Clearing“ – gleichzeitig der Titel ihres Buches, in dem sie Theorie, Praxis und ihre persönliche Erfahrung bündelt.
Diese Sicht auf das Leben sei nicht erst im Alter gereift, betont sie: „Die hatte ich schon immer. Ich habe in Italien studiert, meine Ausbildung nie verleugnet. Aber im Herzen war ich schon ‚östlich‘, bevor ich überhaupt zu studieren begann.“
Dem Westen wirft sie vor, „neue Probleme mit alten Werkzeugen lösen zu wollen. Man verlässt sich auf den logischen, rationalen Denkstil aus der Antike. Stattdessen muss man über das Bekannte hinausgehen, offen sein für unerwartete Lösungen – intuitiver, weniger verkrampft in der Todesangst, die uns zu dem Motto mors tua vita mea treibt, weil wir das Leben wie eine einzige Patrone betrachten, die man verschießen muss.“
Und mit einem Augenzwinkern schließt sie: „Hätte ich das im Mittelalter gesagt, wäre ich wohl auf dem Scheiterhaufen gelandet. Zum Glück ist das heute nicht mehr so.“
Willst du, dass ich es noch kürzer und pointierter mache (für einen Magazinartikel), oder im Stil eines Blogposts mit persönlichem Touch?
Ermanno Amedei
(Übersetzung mithilfe einer KI-Anwendung)



