Fondo Vincenzo Durante, ad un anno dalla scomparsa il ricordo e la donazione al Palazzo della Cultura

9 Luglio 2022 Off Di Antonio Nardelli

Cassino – In questo giorno un anno fa con grande amarezza apprendevamo della morte di Vincenzo Durante. Comunista ed ex consigliere comunale, oggi, Vincenzo è stato ricordato nel palazzo della cultura di Cassino, dove ufficialmente è stato presentato il “Fondo Vincenzo Durante“.

Una donazione fortemente voluta dai familiari e promossa dai compagni di una vita. Marx, Hengels, Lenin, Mao, oltre 200 testi che Vincenzo custodiva e catalogava in maniera quasi ossessiva, da oggi saranno alla portata di tutti nel palazzo della cultura di Cassino.

Alla presentazione, moderata da Rino Tarallo, sono intervenuti la sorella Tullia che ha ricordato  così il fratello “è passato già un anno, e ogni giorno Vincenzo vive in ogni nostro pensiero, in ogni nostra azione, vive nei nei nostri cuori. Oggi abbiamo voluto ricordare una persona speciale donando al comune di Cassino, che è stata la sua seconda casa, quello che per lui era un patrimonio inestimabile, i suoi preziosi e ricercati libri”.

“Conoscevo Vincezo da molto tempo – ha detto Carla Corsetti – e abbiamo condotto delle battaglie insieme, nel grandissimo rispetto delle nostre differenze, perchè differenze politiche ne avevamo, ma non tali da non poter viaggiare insieme, non tali da non poter concordare una unità di azione, che abbiamo portato avanti per anni, su battaglie condivise, su battaglie che ci trovavano dalla stessa parte”.

“La parola “dono” “donazione” esce fuori dalla logica borghese di interesse del contratto, lo stato si fa su un patto, la sovranità si fa su un patto che è un reciproco cedere cose, il dono fuoriesce da tutte queste cose, è un dono generoso, ha a che fare con l’amore (Carlo Marx) dalla logica” ha detto Pasquale Beneduce.

Il sindaco Enzo Salera ne ha sottolineato la lealtà nel confronto politico. “Vincenzo era uno che si documentava – ha detto – che studiava i problemi e sosteneva in consiglio comunale i propri convincimenti. Nel confronto diretto era sempre schietto, leale, non rinnegava mai l’impegno assunto. Con Lui anche lo scontro più duro mai scivolava sulla contrapposizione personale. Rimaneva quasi sempre sulla sua posizione, ma sapeva distinguere i due piani: quello politico e quello personale. Segno questo di spessore politico non comune, che ho avuto modo di apprezzare e del quale idealmente lo ringrazio. Un grazie anche ai suoi familiari per il dono di circa 200 libri di Vincenzo alla biblioteca comunale . È anche un modo per tenerne vivo il ricordo”.

Le conclusioni sono state affidate a Cristina Papitto, responsabile della biblioteca comunale, che ha evidenziato l’importanza di uno spazio culturale per la città e le tante iniziative che verranno realizzate presso il palazzo della cultura

“Vincenzo era in grado di aggiustare tutto, oggetti rotti e animi infranti”, il ricordo di Roberta.

Ant. Nard.