Presentata la piattaforma italiana per la riduzione del rischio da disastri

2 Luglio 2011 0 Di redazione

Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Prefetto Franco Gabrielli, nell’ambito di PROTEC 2011 – Fiera delle tecnologie e dei servizi per la protezione civile ambientale, ha aperto questa mattina il convegno “La riduzione del rischio da disastri: buone prassi e lezioni da apprendere”.
L’appuntamento è stato l’occasione per presentare al pubblico la Piattaforma Italiana per la riduzione del Rischio da Disastri, nata nell’ambito dello Hyogo Framework for Action (HFA), il piano decennale adottato nel 2005 da 168 Paesi, tra cui l’Italia, e promosso dalle Nazioni Unite all’interno della International Strategy for Disaster Risk Reduction (ISDR).
Istituita con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 66 del 2008, che ha assegnato il coordinamento al Dipartimento della Protezione Civile, la Piattaforma si basa sulla collaborazione di tutti i soggetti pubblici e privati appartenenti al Servizio Nazionale di Protezione civile, nonché delle principali realtà scientifiche e sociali attive a tutti i livelli nell’ambito della riduzione del rischio.

“In questa occasione – ha detto il Capo Dipartimento – voglio ricordare, ancora una volta, come nel nostro Paese la responsabilità su un tema così delicato sia condivisa tra numerosi soggetti, tutti parte di un unico sistema complesso in cui a ciascuno è affidato un compito specifico, e in cui ciascun componente non può prescindere dagli altri ai fini del raggiungimento degli obiettivi assegnati. In un Paese come il nostro, dove sono presenti tutti i principali rischi conosciuti, creare un sistema efficiente di risposta alle emergenze è stata una necessità nata dai numerosi eventi calamitosi che di volta in volta hanno colpito il territorio. L’Italia ha un ricchissimo patrimonio storico, artistico e architettonico; l’eredità del passato costituisce una ricchezza inestimabile e un motivo di vanto, ma questo patrimonio è di per sé fragile, oneroso e difficile da mantenere. Fortunatamente, con l’impegno di tutti, siamo riusciti a stabilire regole e strutture utili a riconoscere i rischi, studiarne cause ed effetti e predisporre le risposte adeguate.
Molto spesso, però, – ha aggiunto – i temi della prevenzione e della riduzione del rischio sono, erroneamente, considerati poco remunerativi e di difficile realizzazione. Tuttavia, anche nel nostro Paese la mentalità sta cambiando e io sono fiducioso per il futuro. Ci stiamo, finalmente, rendendo conto che non possiamo più permetterci un sistema incentrato solo sulla risposta ai disastri e non sufficientemente attivo sul fronte della prevenzione. Molto ancora resta da fare, ma sono convinto che, sebbene lentamente, si stiano compiendo progressi importanti anche in questo settore. Sappiamo bene che le risorse economiche a disposizione degli Stati non sono illimitate. Tuttavia, è necessario che per la materia della prevenzione sia preservato un adeguato supporto, anche finanziario, affinché i progressi finora fatti non vadano perduti.
A supporto della diffusione della conoscenza di protezione civile e del servizio che vogliamo rendere ai cittadini, il Dipartimento si arricchisce di un nuovo strumento: lunedì 4 luglio, infatti, inizierà l’attività del Contact Center. Rappresenta un nuovo canale comunicativo, realizzato grazie alla collaborazione con FormezPA, l’agenzia inhouse del Dipartimento della Funzione Pubblica, a disposizione di tutti – cittadini, istituzioni, organizzazioni, imprese – per dare informazioni e ricevere segnalazioni sulle attività di competenza del Dipartimento della Protezione civile. Si potranno utilizzare diversi strumenti per comunicare, tra cui il numero verde 800 840 840 e il modulo on line sul nostro sito (www.protezionecivile.gov.it). Il servizio sarà attivo dalle 9.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì, ma in situazioni di emergenza potrà estendere l’orario di attività sulle 24 ore”.