Conclusa brillantemente la prima edizione di Janula Jazz Festival

19 Settembre 2011 0 Di redazione

Il successo è arrivato, il sogno “nel cassetto”di quattro giovani intraprendenti, fondatori dell’associazione “Jazz e Libertà“, si è realizzato. La novità del Janula Jazz Festival ha prodotto gli effetti desiderati e sperati: ha coinvolto più di una generazione, sollecitando diversi interessi, diverse emozioni e, perché no, diverse conoscenze.
Il linguaggio musicale jazz è stato il tramite, il leitmotiv, che ha condotto il pubblico verso un oggetto, uno strumento, un sentimento o semplicemente un’idea realizzabile.
Interessanti e insoliti sono stati i Laboratori Interattivi di Musica, Artigianato ed Arti Figurative, nei diversi stands, dove musicisti e artisti hanno coniato creatività ed improvvisazione, dove il ritmo jazz si diversificava in base ai materiali e ai prodotti creati: dal legno al cuoio, dalla pittura alla poesia.
Stimolanti e formative si sono rivelate le esibizioni sul palco di “insegnanti”, che hanno mostrato le potenzialità, le ritmiche e gli accordi dei diversi strumenti.
In attesa del concerto, le note non si sono fermate, perché i presenti sono stati intrattenuti dal DJ Gianluca Terenzi, che ha donato un intrigante “aperitivo in jazz”.
Si è così giunti al momento tanto atteso. Alle 22,10 ha avuto inizio l’esibizione del gruppo Oro-Logic 4tet feat, con un ospite eccellente: il trombettista Fabrizio Bosso.
La band è formata da Francesco Desiato ai flauti, Francesco Mascio alla chitarra, Daniele Sorrentino al basso elettrico e al contrabbasso, Luigi Del Prete alla batteria. Una formazione, nata nel 2009, oramai rodata da tanti concerti che ha evidenziato, anche questa volta, una compattezza notevole, una padronanza tecnica e una ricca sensibilità espressiva. I quattro si sono mossi su un terreno comune, fondendo l’impronta timbrica della tradizione jazzistica con giochi ritmici innovativi. Dopo alcuni brani Francesco Mascio, chitarrista e co-organizzatore dell’evento, ha accolto sulla scena l’atteso e gradito ospite: Fabrizio Bosso.
Un genio della tromba che ha iniziato a suonare a solo 5 anni e a 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Con il referendum della rivista Musica Jazz, nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano; nel 2002 riceve il prestigioso premio europeo “Django D’Or”; è stato più volte protagonista dei più prestigiosi festival di jazz, tra cui Umbria Jazz, e ospite dei più accreditati locali, tra cui il Bluenote di Milano. E’ un musicista “arrivato” con una tecnica impeccabile, con uno stile che rimane creativo anche nell’interpretazione di standard.
Gli spettatori hanno manifestato con entusiasmo il nuovo arrivo e, ancora una volta, il trombettista ha sinceramente impressionato per la sapienza tecnica con cui affronta qualsivoglia situazione: a suo agio sia nei timbri molto veloci, sia negli arrangiamento, sia nelle variazioni di pezzi tradizionali o di più moderni.
Il livello artistico della performance è stato sempre molto elevato, con punte di assoluta eccellenza, in particolare nell’ultimo brano “Mack the knife”, in cui le improvvisazioni del chitarrista e del trombettista hanno tracciato una linea timbrica raffinata in armonia con i tempi veloci, creando un fraseggio espressivo non disgiunto dal linguaggio del gruppo. E’ stata davvero una questione di attimi e il pubblico, anche quello meno avvezzo ad ascolti sofisticati, ha percepito l’importanza del momento ed è esploso: battimani e ovazioni hanno salutato i protagonisti.
Mentre risuonavano ancora gli applausi, sul palco è salito Daniele Camerlengo che, dopo aver ringraziato il pubblico e tutti i partecipanti alla manifestazione, ha dato appuntamento a JANULA JAZZ FESTIVAL 2012.
Io non sono una seria “cultrice della musica” e neanche un’ esperta, ma ciò che mi coinvolge è l’esecuzione musicale in sé e le sensazioni che riesce a regalarmi in un determinato momento, al di là della mera perfezione, perché gli “errori” nel mondo del jazz non sempre sono “sbagliati”, spesso vanno più in là e deliziano.
A questo proposito ci tengo ad informare i lettori che l’associazione “Jazz e Libertà“ continuerà nel perseguire i propri obiettivi: ogni sabato presso il Bar Italia, da ottobre 2011 a maggio 2012, si esibiranno band già affermate e giovani talenti da sostenere nel non accessibile mondo della musica.

Alba Loretta Ceccon

Foto Alberto Ceccon
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