Langiano: Nervosismo “fuiggitivi” testimonia difficolta a giustificare abbandono aula. facciamo squadra per ripubblicizzare l’acqua

Langiano: Nervosismo “fuiggitivi” testimonia difficolta a giustificare abbandono aula. facciamo squadra per ripubblicizzare l’acqua

28 Giugno 2017 0 Di Felice Pensabene

“Credo che il nervosismo manifestato dai consiglieri comunali Terranova, Petrarcone e Salera testimonia la loro difficoltà a giustificare l’abbandono dell’aula in occasione dell’approvazione dell’ordine del giorno sul caso Acea nello scorso consiglio comunale. Ma d’altra parte, su questa vicenda, sono scappati non costituendosi in giudizio dinanzi al Tar, scappano ora e continueranno a farlo per il resto della loro vita politica. A testimonianza del loro atto insensato in assise, c’è documentazione fotografica in cui si evince, nella conferenza dei capo gruppo per la stesura dell’ordine del giorno, che il consigliere Alessandro D’Ambrosio scriveva le modifiche proposte dall’opposizione sotto dettatura dell’ex sindaco Petrarcone”. Lo ha dichiarato il Consigliere comunale con delega al Commercio, Gianrico Langiano.

“Non ci sono scuse, ancora una volta questa parte dell’opposizione, tra l’altro ormai isolata, ha mostrato i caratteri distintivi venuti alla luce durante la loro amministrazione, ovvero irresponsabilità e inconcludenza.

Tornando alla questione Acea credo sia indispensabile che tutti coloro, comitati, cittadini e istituzioni che hanno come obiettivo quello che l’acqua torni ad essere pubblica, siano tutti coesi e a prescindere dalle fazioni politiche viaggino tutti insieme verso questa meta. Questa amministrazione è convinta che occorre proseguire il percorso segnato dai 33 sindaci della Provincia di Frosinone, tra cui il nostro primo cittadino Carlo Maria D’Alessandro, che ai sensi all’articolo 34 della convenzione tra il gestore privato e l’AATO 5, hanno votato la risoluzione del contratto con ACEA.

Questa è la strada maestra, questo è il sentiero che dobbiamo percorrere per riuscire a ripubblicizzare l’acqua. L’ipotesi di recesso e riscatto di cui all’art. 35 della suddetta convenzione, proposto da alcuni cittadini, non può essere la soluzione perché esporrebbe tutti a dei rischi importanti. La società romana potrebbe chiedere dei risarcimenti che, comunque, poi ricadranno sulla testa della cittadinanza.

L’amministrazione D’Alessandro al contrario de “i fuggitivi” non ha paura di prendersi le proprie responsabilità e su questa criticità non abbandonerà i cittadini, anzi è sempre stata disposta a fare squadra per riuscire a raggiungere gli obbiettivi prefissati”. Ha concluso il consigliere comunale con delega la Commercio, Gianrico Langiano.