Pub e bar antidroga nel frusinate, ecco le quattro attività che meritano il “Bollino Verde”

Pub e bar antidroga nel frusinate, ecco le quattro attività che meritano il “Bollino Verde”

4 Luglio 2017 0 Di redazione

Frosinone – Un bollino verde per indicare i locali Antidroga. LLe prime quattro attività sono state individuate, tre a Sora e una a Ceprano. Si tratta dei titolari di Esercizi commerciali della provincia che hanno aderito alla Campagna di prevenzione dell’abuso di sostanze psicotrope legali ed illegali e dei comportamenti a rischio rivolta alla popolazione giovanile della provincia di Frosinone.

L’iniziativa partita nel settembre 2016 è stata patrocinata anche dalla prefettura. I titolari delle quattro attività riceveranno il bollino verde nel corso di una cerimonia che si svolgerà in prefettura l’11 luglio alle 12. “La Campagna di prevenzione – si legge in una nota della Asl di Frosinone – si è sviluppata nella prima fase, attraverso un’accurata attività di monitoraggio su di un numero piuttosto elevato di locali, esercizi commerciali ed eventi musicali dedicati all’intrattenimento ed allo svago dei giovani della provincia della fascia adolescenziale – giovani adulti. Sono stati attenzionati in particolare: bar, pub, wine-bar, discoteche ed alcuni eventi musicali che si ripetono con cadenza periodica. Tale monitoraggio è stato condotto dagli Operatori dell’Unità Mobile del DSMPD, Fondazione Exodus e Comunità In Dialogo. I quattro titolari degli esercizi commerciali, che riceveranno il  ‘Bollino Verde’, hanno preso visione delle caratteristiche e delle finalità dell’iniziativa, assicurando il loro coinvolgimento diretto nel prevenire comportamenti a rischio e nel promuovere una maggiore consapevolezza e conoscenza degli effetti dell’uso di sostanze psicotrope, con particolare riferimento all’alcol. L’adesione all’iniziativa è stata immediata, facendo registrare, negli esercenti individuati, una convinta partecipazione con espressioni di condivisione e di volontà di coinvolgere altri colleghi del territorio limitrofo. L’evento assume particolare importanza e significato soprattutto a seguito della triste vicenda che ha duramente colpito la comunità di Alatri e di altri episodi, che si sono verificati in altri centri della Provincia, fortunatamente con meno gravi conseguenze. I titolari degli esercizi commerciali sono il Bar Enoteca Federici  di Federici srl, Piazza Martiri di Via Fani Ceprano; Paddy’s irish pub  di M. Pisani Via S. Lucia n. 10  Sora, bibliote’ caffetteria  di M. Candelaresi Via Lucio Gallo n. 13  Sora; deliri cafe’ bistrot  di M. S. Venditti Via Lungoliri Cavour n. 23  Sora

Il Prefetto Emilia Zarrilli – si legge anche nella nota della Asl – commentando l’iniziativa, ha espresso  soddisfazione per questo primo importante risultato, dichiarando che è suo preciso intento promuovere una forte Campagna di prevenzione, tale da stimolare una sempre maggiore consapevolezza della necessità di prevenire situazioni di rischio nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile. Anche il Presidente della Provincia Antonio Pompeo saluta con soddisfazione questa consegna del Bollino Verde sottolineando che la sua presenza all’iniziativa è la diretta testimonianza che l’Istituzione Provincia è al fianco di coloro che si impegnano per promuovere una vera cultura del benessere per i giovani.

Il commissario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella dichiara che la tutela della salute, in particolare dei giovani, è uno degli obiettivi prioritari della ASL di Frosinone e che è necessario trovare modalità sempre più efficaci e concrete per “fare prevenzione” .

Fernando Ferrauti direttore del DSMPD ribadisce l’impegno del dipartimento che oramai da circa venti anni, con l’UM,  attraversa il territorio della Provincia esplorando le giovani generazioni e studiandone le varie forme e modalità di aggregazione; l’obiettivo della Campagna, ha affermato, è soprattutto quello di verificare la possibilità di inserire gli Esercenti in un processo virtuoso di cambiamento per un sano modo di vivere puntando tutto sulla possibilità di ricostruire i luoghi di incontro in cui i giovani possano tornare a conoscersi, cercarsi, comprendersi, viversi senza mediazioni di sostanze o altro”.