Corrispondenza tra bambini della parrocchia di S. Giovanni e i detenuti del carcere di Velletri
12 Aprile 2018VELLETRI – Fitta corrispondenza tra i detenuti del carcere di Velletri e i bambini delle diocesi. E’ una iniziativa nata nel 2015 in occasione dell’anno della Misericordia e, da allora, i bambini che frequentano il catechismo si scambiano messaggi con i circa 500 detenuti del carcere Lazzaria.
E’ un momento particolarmente sentito da chi vive in prigione e che spesso perde i contatti con la famiglia. L’iniziativa organizzata dalle catechiste della parrocchia di San Giovanni Battista, una delle quali è volontaria di Vol.A.Re. Onlus, una associazione impegnata proprio nel carcere veliterno. “Il tema di ques’anno – fa sapere una delle organizzatrici – è la matita per il suo significato. Ai bambini diciamo che siamo delle matite nelle mani di Dio. Nel carcere questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo e anche ai detenuti sono stati consegnati dei fogli a forma di matita, come quelli usati dai bambini per scrivere i loro messaggi”.
Domenica scorsa, il parroco di San Giovanni, Padre Andrea, durante la messa ne ha letto alcuni. Ne abbiamo scelto uno di un bambino in cui si legge: “Ti dono una matita perché tu possa disegnare sul tuo viso un bel sorriso”.
E quello in risposta, scritto da Massimo, detenuto di lungo corso. “Ricordatevi ora e sempre che anche voi siete matite. Cercate di scrivere al meglio la vostra vita. Accogliete le parole dei vostri genitori; voi siete il loro futuro e il nostro. Vi stimo molto per l’interesse che avete per noi detenuti e vi ringrazio a nome di tutti”.
Ermanno Amedei