Truffatori di anziani di ritorno da Teramo arrestati a Cassino

23 Giugno 2023 0 Di redazione

Ancora due truffatori di persone anziane sono finiti nella rete dei controlli degli agenti della polizia stradale di Cassino. Questa volta i poliziotti hanno fermato una Fiat 500L  sulla superstrada SS.630 Sora-Cassino, con due persone a bordo, un uomo ed una donna.

Poiché entrambi annoveravano precedenti di polizia  per reati contro il patrimonio, truffa agli anziani e traffico di stupefacenti, i  “centauri” della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino   hanno deciso di effettuare una perquisizione veicolare e personale.

Nella tappezzeria del sedile anteriore lato passeggero, dentro una busta di patatine, vi erano occultati numerosi monili in oro, mentre nella tasca dei pantaloni dell’uomo vi erano 200 euro in contanti.

Gli accertamenti ulteriori hanno permesso agli agenti di scoprire l’ennesimo raggiro nei confronti di persone anziane, riuscendo ad individuare la persona ed il luogo dell’avvenuta truffa.

Questa volta la vittima, residente in provincia di Teramo, ha ricevuto una telefonata da parte di un finto assicurazione che le chiedeva di pagare una somma pari a 6.000 euro, poiché la figlia aveva avuto un incidente stradale la cui controparte, a seguito di lesioni alla testa, doveva subire un intervento chirurgico, per cui era necessario pagare tale somma al fine di evitare il sequestro dell’auto ed il ritiro della patente; il tutto da consegnare ad un presunto carabiniere in borghese in un precisato luogo e inoltre avrebbe dovuto sottoscrivere  una dichiarazione di impegno a pagare in oro i danni fisici e morali patiti dalla controparte.

La donna si presentava nel luogo stabilito, consegnando 200 euro in contanti ed alcuni preziosi in oro, per recarsi poi nuovamente a casa a  cercare altro oro al fine di raggiungere la cifra richiesta, poiché quello consegnato non era sufficiente.

Fortunatamente il figlio, rientrando a casa, si accorgeva subito della truffa subita dalla madre e sporgeva denuncia.

I fermati sono stati riconosciuti dalla malcapitata e, pertanto, su disposizione della Autorità Giudiziaria, sono stati arrestati e posti ai domiciliari.