
Relazione della Dia sulle mafie, tra Roma, Latina e Viterbo, 55 provvedimenti interdittivi nel 2024
27 Maggio 2025Lazio – Nel 2024 nel Lazio sono stati emessi “55 provvedimenti interdittivi antimafia dalle prefettura di Roma, Latina e Viterbo. E per la peculiarità del territorio – determinata da centralità politica, istituzionale ed economica – le organizzazioni criminali a Roma hanno sviluppato un modello mafioso alternativo, capace di coniugare reati tradizionali come estorsione, usura e traffico di droga con raffinate strategie di infiltrazione nell’economia legale”. È quanto emerge dalla “Relazione sull’attività svolta dalla Dia” nel 2024.
Le organizzazioni criminali mafiose italiane – si legge nella relazione – che non rientrano nella categoria più ampia delle mafie tradizionali (cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra e sacra corona unita), costituiscono un fenomeno di criminalità organizzata dal carattere del tutto specifico che a partire dagli anni Settanta del secolo scorso si è sviluppato nel Lazio e in particolare nella città di Roma.
Le peculiarità del territorio della Capitale – con la sua centralità politica, istituzionale ed economica – hanno infatti creato condizioni uniche che hanno favorito lo sviluppo di un modello mafioso alternativo, capace di coniugare reati tradizionali come estorsione, usura e traffico di droga con raffinate strategie di infiltrazione nell’economia legale.
Nel Lazio, e in particolare a Roma – prosegue la relazione – il pluralismo di organizzazioni criminali si manifesta nella convivenza, apparentemente pacifica, di agglomerati che rappresentano, in senso lato, estensioni delle tradizionali organizzazioni mafiose (‘ndrangheta, camorra e cosa nostra) e di formazioni di matrice autoctona. Pur differenziandosi per struttura organizzativa e modalità operative, tali entità si riconoscono per il ricorso al metodo mafioso, finalizzato sia alla conquista e spartizione del mercato illecito, sia alla progressiva penetrazione del tessuto economico e imprenditoriale, in particolare della città di Roma, al fine di riciclare e reimpiegare con profitto capitali di provenienza illecita.
Al riguardo, sotto il profilo dei provvedimenti amministrativi, nell’ambito delle prerogative loro attribuite volte alla prevenzione e al contrasto delle infiltrazioni mafiose nelle dinamiche e negli assetti societari, le prefetture di Roma, Latina e Viterbo hanno emesso 55 provvedimenti interdittivi.