Bracciante morto a Latina, si apre il processo per caporalato

Bracciante morto a Latina, si apre il processo per caporalato

20 Novembre 2025 0 Di redazione

Latina – Si è aperto ieri mattina a Latina il processo nei confronti di Renzo e Antonello Lovato, nell’ambito di un’indagine per caporalato.

I due, padre e figlio, sono titolari dell’azienda dove lavorava il bracciante indiano 31enne Satnam Singh, morto dopo aver perso un braccio in un incidente avvenuto il 17 giugno dello scorso anno.

Nel procedimento con rito immediato, entrambi sono accusati, in concorso tra loro, di intermediazione agricola illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravato. In particolare, Renzo e Antonello Lovato sono ritenuti responsabili di “avere utilizzato manodopera costituita da sette braccianti agricoli in condizioni di irregolarità sul territorio nazionale, ossia privi di permesso di soggiorno, tra cui lo stesso Singh, a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno”.

Nel corso dell’udienza di questa mattina hanno fatto richiesta di costituzione di parte civile alcune delle persone offese, tra cui la compagna di Satnam Singh, e i familiari del 31enne. Hanno presentato richiesta anche i Comuni di Latina e Cisterna di Latina, la Regione Lazio e i sindacati Cgil e Flai Cgil. Le difese degli imputati hanno sollevato delle eccezioni, nel merito e nella legittimità, nei confronti delle richieste. La riserva verrà sciolta dalla Corte nella prossima udienza, fissata per il 10 dicembre.