Fonte: “L’Osservatorio della legalità dovrà monitorare anche il gioco d’azzardo”

28 Agosto 2012 0 Di Felice Pensabene

“Il Comune di Cassino deve contrastare in maniera decisa il gioco d’azzardo.” A dichiararlo il capogruppo dell’Italia dei Valori, Igor Fonte. “A Cassino, come in tutta Italia, le slot machine elettroniche e altre forme di facile accesso al gioco che consentono vincite in denaro sono ormai diffuse nei bar, nelle tabaccherie e nei centri scommesse e inducono le persone a spendere ingenti somme di denaro al giorno. Negli ultimi anni i dati statistici rilevano un aumento pesante dell’accesso al gioco d’azzardo. Un fenomeno che assume una dimensione sempre più vasta, interessando anche le fasce economicamente più deboli della popolazione e i giovanissimi. Senza sottovalutare, tra l’altro, che tra i principali utilizzatori ci sono anche cittadini che versano in difficoltà economiche o in situazioni di disagio sociale. Ecco perché l’obiettivo di un’Amministrazione comunale è quello di ridurre e, se possibile, prevenire, evitando l’abuso di queste forme di gioco anche se lecite, che provocano danni economici e sociali alle famiglie. Proprio per questo, con l’ausilio dei Servizi Sociali e dell’Assessore Stefania Di Russo, intendiamo rafforzare l’informazione sui rischi che derivano da quella che possiamo tranquillamente definire una forma di dipendenza. Questo non significa voler colpevolizzare esclusivamente gli esercizi commerciali che ospitano queste apparecchiature, dal momento che è proprio lo Stato a non far altro che pubblicizzare ed incentivare il gioco d’azzardo. Secondo i Monopoli di Stato, infatti, gli italiani hanno giocato nell’ultimo anno ben 76,1 miliardi di euro (questo considerando solo il fatturato legale), dato che‘regala’ alla nostra nazione il primo posto in Europa in questo settore. La legislazione nazionale é fortemente permissiva e i sindaci delle città si trovano con le mani legate poiché le sale gioco dedicate possono essere autorizzate solamente dalla Questura, la quale controlla solo che i richiedenti non abbiano carichi penali pendenti o se la questione dell’ordine pubblico impedisca l’apertura di queste sale. Occorre alzare dunque il livello della discussione e coinvolgere tutti gli attori che hanno parte attiva nei processi di autorizzazione. I sindaci dovrebbero agire preventivamente, per esempio a livello del piano urbanistico, così come previsto dalla recente normativa nazionale che indica tra i punti slot machine e i centri anziani o le scuole una distanza minima di 500 metri. Bisognerebbe far capire, inoltre, alla cittadinanza quali sono i rischi della dipendenza da gioco, divulgando i relativi dati e puntando sulla prevenzione. Il problema sta nel fatto che più é alta la disponibilità, maggiore é il rischio della dipendenza. La questione delle slot machine, dovrà essere monitorata anche dall’Osservatorio della Legalità che nelle prossime settimane si insedierà nel nostro Comune, così come previsto dal regolamento votato all’unanimità nella seduta consiliare dello scorso aprile.”