Emergenza casa: presentate dall’Amministrazione una serie di soluzioni per risolvere il problema

2 Agosto 2013 0 Di Felice Pensabene

“Abbiamo incontrato, in rappresentanza delle famiglie interessate dal problema, un loro delegato ed il sindacato USB – ASIA per affrontare, l’emergenza abitativa con tutte le parti coinvolte tra cui doveva esserci anche l’Ater (Ente competente per l’edilizia popolare), la quale in virtù del riassetto delle figure dirigenziali non ha potuto partecipare.” A dichiararlo è stato il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, a margine della riunione che si è tenuta nel pomeriggio nella sala giunta del Municipio e a cui hanno preso parte anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. “Nel corso dell’incontro – ha continuato il sindaco – abbiamo prospettato ai rappresentanti una serie di proposte che prevedono due tipologie diverse di soluzione; una a breve ed una a medio – lungo termine. Per quanto concerne quella a breve termine abbiamo fatto presente che come Comune possiamo tamponare l’emergenza assicurando, considerato anche il caldo di questi giorni, alloggi per le persone anziane e malate, oltre che per i bambini, che di certo non possono continuare a dormire per strada. Poi, anche attraverso la collaborazione della Caritas di Montecassino, che ha messo a disposizione alcune unità abitative della Diocesi, si è prospetta la possibilità di accogliere una parte delle famiglie in questione, mentre per altri è stata indicata la possibilità di essere ospitati in strutture alberghiere, assicurando loro oltre che l’alloggio anche i pasti giornalieri presso la mensa Caritas.  Una soluzione che ovviamente sarebbe momentanea, ma che andrebbe a tutelare le fasce più disagiate dei cittadini interessati da questa vicenda. Per quanto riguarda quelle a lungo termine, invece, come fra l’altro abbiamo ribadito più volte in passato, anche all’Ater, c’è la necessità di proseguire ed incentivare il censimento di nuovi alloggi liberi al fine di procedere all’assegnazione provvisoria degli stessi. Così facendo, sarà possibile giungere in breve tempo alla formulazione della nuova graduatoria Ater a seguito della quale importante sarà il controllo della Guardia di Finanza sulle situazioni patrimoniali dei richiedenti. Inoltre già un anno fa è stato licenziato, nell’ambito del piano PEEP di San Bartolomeo, la creazione di nuove aree su cui l’Ater potrà costruire nuovi alloggi. L’incontro, quindi, è stato utile anche per far conoscere ai rappresentanti delle famiglie il lavoro che il Comune sta portando avanti ormai da tempo per fronteggiare, nell’ambito della competenza che ha l’Ente su questo tipo di problematica, l’emergenza casa. Come amministrazione, inoltre, abbiamo preso l’impegno di stilare e pubblicare entro il mese di settembre il bando relativo all’Housing Sociale, stabilendo i canoni di assegnazione insieme ai sindacati, per poi giungere alla formulazione delle graduatorie. In tal modo entro la fine dell’anno sarà possibile giungere all’assegnazione delle case. Questo permetterà di accedere ad appartamenti con canone calmierato attraverso una nuova graduatoria che nulla ha a che vedere con quella Ater. Ribadendo la nostra non condivisione circa l’occupazione abusiva di alloggi da parte dei cittadini, restiamo vicini a quanti in questo momento vivono questa forte condizione di disagio e sollevano l’annosa questione dell’esistenza di un patrimonio demaniale inutilizzato che stride con la presenza di necessità di abitazioni da parte delle famiglie a Cassino come nell’intero paese. Allo stesso modo siamo convinti che occorre porre un nuovo e adeguato assetto agli alloggi economico – popolari, in tal senso l’Ater e la Regione devono assumersi le loro responsabilità e attivarsi a riassegnare appartamenti ora in uso a soggetti aventi altre case di proprietà. Abbiamo provveduto ad aprire interlocuzioni con la Regione per ottenere il giusto interessamento e il conseguente intervento per una problematica che deve essere prioritaria anche alla luce delle tante grida di sofferenza che si levano ormai da ampi strati della popolazione e a cui le Istituzioni tutte devono dare risposte, non potendo lasciare i Comuni soli in una partita che richiede più giocatori se si vuole ottenere una vittoria per tutti e soprattutto per le famiglie in difficoltà.”

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