Frosinone, dopo 27 anni aggiornato l’inventario dei beni immobili

1 Settembre 2013 0 Di redazione

Il testo unico degli enti locali e la contabilità pubblica prevedono che ogni due anni sia aggiornato l’inventario dei beni immobili, allo scopo di permettere alle amministrazioni di capire quali risorse possono essere liquidate. Al Comune di Frosinone l’ultimo inventario, come è stato rilevato dalla Corte dei Conti, risaliva a ben 27 anni fa, all’epoca della giunta Pesci. Ora a distanza di un quarto di secolo, la giunta Ottaviani dopo un anno di ricerche, stime e valutazioni ha proceduto all’aggiornamento dell’inventario. Un obiettivo fortemente voluto dall’amministrazione Ottaviani che certifica così l’esatta situazione del proprio patrimonio. Questo importante risultato assume quindi il ruolo di strumento indispensabile per la pianificazione strategica dell’amministrazione comunale.

Nello specifico il Comune ha 16 fabbricati disponibili per la vendita di cui 5 hanno un totale di valore catastale di 2.126.686,54 euro e 11 del valore al costo di 10.629.205,54. Da sottolineare che il valore catastale è di gran lunga inferiore a quello al costo, per cui il valore complessivo degli immobili alienabili è di certo considerevole. Mente per quanto riguarda i 54 fabbricati ad uso pubblico per destinazione (uffici, scuole, impianti sportivi, ecc.) 36 immobili hanno un valore catastale pari a 59.660.922,09 euro mentre i restanti 18 immobili hanno un valore al costo di 65.125.200,81 euro. Ed anche in questo caso risulta evidente che il valore al costo totale è di gran lunga superiore. Infine per quanto riguarda i beni demaniali (cimitero e strade) il valore complessivo è di 58.000.000,00 euro. Per quanto riguarda i terreni gli ettari disponibili sono 2,5 per un valore complessivo di 127.220 euro.
“Grazie alla volontà e all’attività della Giunta Ottaviani – dichiara l’assessore al bilancio e alle finanze Riccardo Mastrangeli – il nostro Comune si è dotato, dopo ben 27 anni, di un inventario completo e aggiornato. E’ stato un lavoro imponente iniziato circa un anno e mezzo fa, dopo una precisa sollecitazione della Corte dei Conti, per avere una conoscenza approfondita del nostro attivo patrimoniale ed ha interessato diverse fasi, tra le quali le più significative sono state la ricerca storico-catastale, il sopralluogo tecnico, l’archiviazione e organizzazione delle informazioni, la valorizzazione, l’informatizzazione e il posizionamento sul territorio; per la ricerca e la verifica si è partiti dalla vecchia ed obsoleta documentazione disponibile presso gli uffici comunali, reperendo in seguito ulteriore documentazione presso altri uffici, quali Catasto e Conservatoria e riscontrando tutte le anomalie di natura tecnico-amministrativa ascrivibili al lungo tempo trascorso; per tutto questo, voglio ringraziare tutto l’Ufficio Patrimonio del Comune ed il proprio Dirigente per il risultato che è veramente encomiabile. Questo importantissimo risultato rappresenta un’indispensabile strumento per la pianificazione strategica dell’Amministrazione attuale ed un’importante eredità per quelle future. Visto che la trasparenza è una delle priorità dell’Amministrazione Ottaviani, il passo successivo sarà l’inserimento, attraverso il progetto “Open data”, di tutte le informazioni nel sistema informatico interattivo che sarà a disposizione di tutti i nostri Concittadini attraverso una specifica procedura informatizzata con una modalità di consultazione geografica”.
Devo ringraziare i tecnici dell’assessorato al Patrimonio – commenta l’assessore al Patrimonio Claudio Caparrelli – che hanno lavorato alacremente nel corso degli ultimi mesi rimediando ad una situazione che era divenuta paradossale. Un Comune capoluogo che si rispetti non può omettere di aggiornare l’inventario dei beni immobili per ben ventisette anni, in quanto abbandonare e rivalutare il patrimonio pubblico finisce per incidere negativamente sul risultato di bilancio, come rilevato più volte dalla Corte dei Conti. Adesso potremo finalmente attivare le procedure per la dismissione di quei beni ritenuti non strategici e con i relativi introiti sarà possibile riqualificare il patrimonio pubblico che ha bisogno di manutenzione continua. Posso dire, dunque, di aver centrato uno degli obiettivi fondamentali posti sulla base del programma della Lista civica Nuove Realtà e dell’amministrazione Ottaviani, contribuendo in modo determinante al riassetto dei conti del Comune nel tentativo di evitare il dissesto”.