Ficaccio (PD): “Dopo le Provinciali, nel Pd frusinate occorre un cambiamento”

15 Ottobre 2014 0 Di Felice Pensabene

“Alla luce della competizione e dei risultati elettorali per le elezione del consiglio provinciale, serve ora all’interno del partito democratico una riflessione seria per ridare voce agli iscritti attraverso, ad esempio, un congresso straordinario che vada a ridefinire i ruoli e le strategie politiche del PD nella nostra provincia. Un partito uscito dalla consultazione delle provinciali lacerato e diviso. Divisioni che vedono nei massimi esponenti del Pd i principali responsabili. Da troppo tempo assistiamo ad una gestione dall’alto che in questi ultimi mesi è culminata in uno scontro senza esclusione di colpi per la conquista di palazzo Gramsci. La campagna elettorale per le provinciali non è stata caratterizzata, come dovrebbe essere, da una sana competizione politica con progetti seri a medio e lungo termine per far fronte alle tante criticità presenti nella nostra Provincia, ma da personalismi degli esponenti di spicco per affermare la propria leadership per continuare a gestire il partito come trampolino di lancio per le loro fortune elettorali future. Questa purtroppo è la realtà politica che stiamo vivendo nella nostra provincia, senza dibattito interno, senza partecipazione, senza scelte condivise; una realtà pericolosa che alimenta la sfiducia dei cittadini ed allontana la possibilità di avere in prospettiva quel grande respiro politico di cui il Paese ha bisogno, con tutte le conseguenze del caso. Conseguenze che sono tangibili, e questo è ancora più grave, in tutte le amministrazioni di centrosinistra che soffrono per le divisioni di un partito che ormai conta diverse anime e non correnti. Un aspetto quest’ultimo da non sottovalutare perché mette a rischio anche la svolta di Renzi che ha dato prova di poter cambiare le vecchie logiche dei partiti con l’obiettivo di assicurare un rilancio a questa Nazione. In questa fase delicatissima, di grave crisi economica e sociale che stiamo attraversando non è più tollerabile che alcuni dirigenti di partito possano ancora continuare a decidere e gestire il futuro politico di tutta la provincia e del nostro territorio, sacrificando le risorse dei tanti giovani che rappresentano il futuro di un partito che deve essere svecchiato e liberato da chi per anni lo ha ‘ingessato’. Non si gestisce il partito mortificando la dignità degli iscritti, dei simpatizzanti e di tanti ex iscritti pronti a rientrare nel PD. È arrivato il momento di dare un strappo deciso per restituire al partito quell’umiltà necessaria per fare politica. Per far si che questo avvenga occorre il passo indietro di coloro che hanno avuto grosse responsabilità finora. Serve una nuova classe dirigente capace, attenta ai bisogni della gente, che sappia anteporre le proprie aspirazioni personali, anche legittime, agli interessi più generali. Una classe dirigente che sappia trovare nell’unità del partito una bandiera, con la consapevolezza che solo così facendo, attraverso la condivisione nelle scelte il PD può rimettere la barra a dritta e dare quelle risposte che i cittadini attendono. Finita la competizione provinciale ora serve lavorare per la nostra città, serve ritrovare l’equilibrio giusto per ridare slancio alla nostra azione amministrativa. Molte cose sono state fatte, altre stanno per essere realizzate. Si poteva fare di più? Certo che si, si può sempre fare di più e c’è tutto il tempo per farlo e superare le lungaggini burocratiche che spesso ostacolano l’azione amministrativa. Come Amministrazione dobbiamo far tornare a prevalere su tutto lo spirito di Bene Comune che rappresenta l’anima di un progetto che vuole completare l’opera di risanamento avviata nel 2011. Mancano 15 mesi, il tempo c’è e va sfruttato al meglio dando priorità a quelle che sono le scelte importanti.” È quanto emerge in una nota a firma del consigliere Alberto Ficaccio